Il primo cittadino in seguito alla scomparsa di Alfonso Izzo ha voluto ricordare l’importanza di rispettare le regole per evitare il contagio. Oggi ancora di più
di Redazione
Ha sconvolto la comunità, lasciando tutti senza parole, la scomparsa di Alfonso Izzo, conosciuto come Alfonsino, che quest’oggi ha purtroppo perso la sua battaglia contro il Covid.
La notizia ha spinto il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato a ricordare a tutti che il coronavirus non è scomparso. Anzi, proprio per Alfonso e per chi come lui non ce l’ha fatta, non bisogna abbassare la guardia in questo periodo di riaperture. “Ci sono centomila ragioni – ha scritto il primo cittadino – per le quali bisogna rispettare gli altri in tempi di covid. Anziani, genitori, fratelli, nonni, amici, allettati, malati, ospedali, bar, ristoratori, medici e infermieri. E ancora studenti, o noi stessi. Ognuno, la difesa di ognuno di questi, è una buona ragione per non scherzare col virus, per usare tutta la prudenza dovuta. Poi – ha continuato Torquato – ce n’è una speciale di ragione, una di quelle che ha toccato in tanti a Nocera. È che col covid è scomparso dopo tanti altri, oggi, anche Alfonsino. Un beniamino di tantissimi, un ragazzo “fragile” potremmo dire con terminologia adeguata al tempo. Che se n’è andato anche lui. Io non lo conoscevo. Magari senza accorgermene l’ho incrociato, salutato, sorriso. Però lo rivedo in foto oggi, sui social e sugli on line. Mi è simpatico, “a posteriori”. E perciò della sua scomparsa di ragazzo “fragile” e speciale mi dispiace ancora di più. Allora, adesso che qui sta risalendo la curva dei contagi, proprio ora che si prova a riaprire un po’ – che si deve – facciamo il nostro dovere. Senza tensioni o drammi, che già ci basta come stiamo. Ma facciamolo. In fondo una mascherina e un metro e mezzo di distanza cosa vogliamo che sia. E pensiamoci un po’ a quel detto: il destino di tutti dipende davvero dal comportamento di ognuno, di ognuno di noi”.