Per la ministra: «Chi va a cena fuori può stare al tavolo fino alle 22 e far ritorno a casa senza alcun rischio di ricevere sanzioni». Ma il Viminale la smentisce
di Fabrizio Manfredonia
Come quasi tutti sanno, con il passaggio in zona gialla della Campania e di molte altre regioni d’Italia, ristoranti, bar e simili potranno alzare le saracinesche sia pranzo che a cena.
Da lunedì l’unico requisito per poter svolgere il servizio sarà l’avere spazi all’aperto dove posizionare i tavoli. Tralasciando la polemica dei ristoratori che, non avendo spazi esterni, non potranno ricominciare a lavorare, c’è un’altra questione che ha creato malcontento ovvero il persistere del coprifuoco alle 22, oggetto di critiche da parte della Lega anche in fase di approvazione del cosiddetto decreto “riaperture”, che creerebbe disagi per quanto riguarda la cena.
Il coprifuoco della “discordia” ha creato contrasti all’interno dell’esecutivo: da una parte l’interpretazione della ministra per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini secondo cui sarebbe possibile restare seduti al ristorante fino alle 22 e poi tornare a casa, dall’altra la posizione di Carlo Sibilia, sottosegretario all’Interno, secondo cui bisogna tornare a casa entro le 22.
«C’è stata qualche polemica sul coprifuoco e sulla difficoltà per i ristoratori ad erogare i propri servizi la sera – ha detto la Gelmini in un’intervista al Messaggero – ma voglio chiarire un punto: chi va a cena fuori può stare tranquillamente seduto al tavolo fino alle 22 e poi, una volta uscito dal locale, far ritorno a casa senza alcun rischio di ricevere sanzioni».
«La legge e la circolare del Viminale sono chiari. Il ritorno a casa è previsto proprio alle 22, anche per chi cena all’aperto: se c’è qualcosa da dire sugli aspetti di sicurezza non è il caso lo faccia la ministra degli Affari regionali – ha detto Carlo Sibilia, sottosegretario agli Interni – in Italia l’unica voce credibile e autorità competente in questo senso è quella del ministro dell’Interno. Evitiamo pertanto interpretazioni personali che possano ingenerare confusione tra i cittadini e mettere in difficoltà le forze dell’ordine. Il coprifuoco al momento è alle 22».