Il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Fresa – Pascoli” di Nocera Superiore lancia un messaggio ai suoi alunni attraverso le pagine della nostra testata
di Michele Cirino
Il ricordo del 25 aprile giornata di liberazione dal nazifascismo mi da la forza e l’input di scuotere e di sollevare le coscienze e lo spirito critico dei miei alunni che invito ed esorto a difendere ad oltranza nella vita la libertà, ora più che mai conquistata negli anni con tanto sangue e tanti sacrifici di intere generazioni.
A sostenere il ricordo del 25 aprile ed il sogno verso la libertà potremmo ricordare nel Novecento alcuni personaggi storici come Che Guevara, Ho Chi Minh, Nelson Mandela, Martin Luther King, e tanti altri.
Io vorrei con voi ricordare il 25 aprile e l’importanza della libertà attraverso alcuni autori e interpreti del nostro tempo. In primis un cantautore Edoardo Bennato che nel brano “Venderò” del 1977 ha scritto e cantato “ogni cosa ha un suo prezzo, ma nessuno saprà quanto costa la mia libertà“.
Ancora uno scrittore, Ignazio Silone, che nel romanzo “Pane e vino” ha scritto: “Si può essere schiavi nelle migliori democrazie e liberi nelle peggiori dittature“. Perchè la libertà in primis è un fatto ed un entità interiore che va coltivata e disoccultata nonchè conquistata. E infine per amplifcare gli auguri sentiti per tutti gli alunni e particolarmente per coloro che ne hanno più bisogno.
Per sostenere e auspicare il mio augurio per il vostro cammino esistenziale, sempre nell’auspicio di successi e di crescita civile, ho pensato ad alcuni versi di un noto autore di canzoni dei nostri tempi, che meglio interpreta i miei sentimenti: Bob Dylan nel brano “Forever young” canta “Che dio Ti benedica e ti protegga sempre. Possano i tuoi desideri diventare realtà. Possa tu fare sempre qualcosa per gli altri, lasciare che gli altri facciano qualcosa per te. Possa tu costruire una scala verso le stelle E salire ogni gradino, possa tu restare per sempre giovane. Possa tu crescere per essere giusto, possa tu crescere per essere sincero, possa tu conoscere sempre la verità e vedere le luci circondarti. Possa tu essere sempre coraggioso, restare dritto in piedi ed essere forte. Possa tu restare sempre giovane. Possano le tue mani essere sempre occupate, possa il tuo piede essere sempre svelto, possa tu avere forti fondamenta quando i venti del cambiamento soffiano. Possa il tuo cuore essere sempre gioioso. Possa la tua canzone essere sempre cantata“.
E ancora il poeta Salvatore Quasimodo: “Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo…“. Guerra e miseria, potenza e impotenza sono ancora e purtroppo i paradigmi epocali del nostro tempo. I diritti dell’uomo continuano ad essere calpestati e violati. L’incertezza e la precarietà con la paura ed il dramma prodotto da questi tragici avvenimenti dalla pandemia da Coronavirus, che mai come ai nostri giorni, ha assunto le connotazioni drammatiche di un convergere nell’enfasi sul presente delle varie morti possibili. Vi è difficoltà nell’umanità e nell’uomo a trovare a dover vivere l’unico livello esistenziale ancora possibile, l’unico baluardo atemporale contro la tragicità della morte immanente e incombente. La scintilla dell’amore, della carità, della solidarietà del valore della vita non può essere scalfita e distrutta dagli ultimi tragici avvenimenti. L’uomo non può fare a meno del dover essere e dell’impegno della propria coscienza in ordine al discernimento tra il bene ed il male. La pace, l’interculturalità si pone oggi come un progetto di sfida rispetto alla società complessa, in cui ciascuno di noi è chiamato a svolgere il proprio ruolo propositivo.
L’appello del dirigente scolastico è a non retrocedere e a sperare e a contribuire a scuola, in famiglia, nel mondo alla costruzione di un futuro migliore aldilà degli avvenimenti che nella tragicità toccano tutti noi.