Dal 26 aprile si allentano le misure di contenimento con la riapertura dei ristoranti, dei cinema e dei teatri; anche la scuola torna in presenza. Ecco il vademecum delle regole da seguire
di Fabrizio Manfredonia
Il nuovo cambio di colore ha regalato la zona gialla a buona parte del territorio nazionale, compresa la Campania: restano in arancione solo Basilicata, Calabria, Sicilia, Valle d’Aosta e Puglia. La Sardegna, che per prima aveva raggiunto addirittura la zona bianca, resterà in rosso.
Dopo diverse settimane di limitazioni si allentano dunque le misure di contenimento: ma cosa si potrà fare effettivamente in zona gialla? Innanzitutto si potrà decidere di andare a mangiare fuori anche a 100 km da casa magari nel posto più sperduto della regione con i tavoli all’aperto ma non si potrà, per esempio, fare colazione al banco nel bar sotto casa. Le nuove disposizioni anti covid del governo Draghi, in vigore dal 26 aprile, dispongono infatti che si potrà tornare nei bar e nei ristoranti su tutto il territorio regionale a pranzo e a cena purché all’aperto; dunque i fortunati esercenti che dispongono di spazi del genere potranno tornare a fatturare: ci si potrà sedere massimo in quattro al tavolo, salvo conviventi. Il requisito degli spazi all’aperto che, secondo il ministro della Salute Speranza, limiterebbe la diffusione del contagio, ha fatto storcere il naso a chi per mancanza di spazi, non potrà di fatto, riprendere le attività.
Proprio in virtù della possibilità di spostarsi lungo il territorio regionale, saranno consentite le gite fuori porta: chi si sposta in auto con persone non conviventi dovrà indossare la mascherina nell’abitacolo. Ripartono anche le visite ai musei previa prenotazione. Dal 26 aprile riapriranno anche cinema, teatri e sale da concerto sebbene con capienza ridotta al 50% con un massimo di 500 persone al chiuso in 1000 all’aperto. Via libera anche alle visite ad amici e parenti dalle 5 alle 22.
Con la zona gialla riparte anche lo sport: da lunedì sarà infatti possibile riprendere le attività sportive all’aperto anche di squadra e di contatto senza utilizzare gli spogliatoi. Gli habitué del calcetto per esempio potranno tornare in campo. Per le palestre invece bisognerà aspettare il primo giugno e per le piscine il 15 maggio. Salvo deroghe anche gli stadi e palazzetti dello sport potrebbero riprendere le attività a giugno.
Dal 26 aprile si tornerà poi a scuola con una copertura garantita in zona gialla dal 70 al 100%. A proposito di scuola, il prefetto di Salerno Francesco Russo, nei giorni scorsi, si è confrontato con i dirigenti scolastici, le aziende di trasporto pubblico e i sindaci dei comuni con più alta densità demografica per riattivare i servizi aggiuntivi di trasporto, come già avveniva prima delle chiusure di febbraio.
Niente da fare per quanto riguarda le aperture nei weekend dei centri commerciali. «Prendiamo atto che la riapertura dei centri commerciali durante il fine settimana è stata cancellata, senza alcuna spiegazione, dal decreto legge riaperture pubblicato in gazzetta ufficiale – ha dichiarato Alberto Frausin, presidente Federdistribuzione – occorre superare questa situazione, si possono mettere in campo tutte le misure necessarie, senza rassegnarsi a tenere chiuso».