Utilizzando l’ormai collaudato sistema della consegna di pacchi destinati a un fantomatico nipote l’arrestato e i suoi complici avevano truffato un’83enne di oltre 10mila euro
È stato il puntiglioso esame dei filmati di videosorveglianza pubblici e privati a consentire ai Carabinieri della Compagnia di Amalfi di incastrare l’ennesimo responsabile di una truffa ai danni di un’anziana.
I fatti risalgono a settembre dello scorso anno, e il meccanismo, che questa volta aveva fruttato somme consistenti, ben superiori ai 10mila euro, è sempre lo stesso: alla 83enne nonnina arriva una telefonata da parte di un finto nipote che le chiede in prestito somme notevoli per l’acquisto di un pc, che sarebbe stato poi consegnato direttamente all’anziana signora.
Un complice poi – che è la persona finita oggi ai domiciliari – ha incontrato la signora in una piazza, e le ha consegnato il pacco anche se la donna non aveva raggranellato tutta la somma. Pochi istanti dopo la prima consegna il fantomatico nipote ha richiamato la signora per la consegna di un secondo pacco, e alle rimostranze dell’anziana che ha evidenziato di non avere più nulla l’ha convinta a consegnare “al corriere” anche collane e bracciali in oro che da soli, secondo quanto riferiscono gli inquirenti, valevano tra 7 e 10mila euro.
Inutile evidenziare che quando poi dopo qualche ora la nonnina ha aperto i pacchi vi abbia trovato solo qualche risma di carta e due scadenti bilance elettroniche. Ma questo non ha scoraggiato l’anziana donna che ha contattato i figli e i carabinieri, che provvedevano a sequestrare i due pacchi e ad avviare le indagini che hanno portato all’arresto di oggi, grazie anche alle impronte rilevate sui pacchi sequestrati.