Con il passaggio della regione ad una zona con minori restrizioni, anche gli universitari torneranno in aula: ecco cosa hanno deciso i maggiori atenei regionali
Il ritorno della Campania in zona arancione consentirà una ripresa pressoché totale delle attività didattiche di ogni ordine e grado, dunque anche le università torneranno a riempirsi di studenti. La maggior parte degli atenei campani riprenderà o ha già ripreso le attività in presenza.
A partire da domani, all’Università degli Studi di Salerno ripartiranno le lezioni frontali: si darà precedenza alle attività didattiche dei primi anni. Alla Federico II di Napoli già ieri il rettore aveva dato facoltà a scuole e dipartimenti di organizzarsi per riprendere le lezioni in presenza: sono state favorite le classi meno numerose e i corsi con una durata residua minore. Gli esami e le sedute di laurea dovrebbero tornare in presenza: a Salerno si darà priorità alle lauree magistrali e sarà comunque consentita la modalità a distanza; per le sedute d’esame particolarmente numerose si procederà invece con una modalità mista. Tirocini e laboratori tornano in presenza.
Novità in programma anche per l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa: da domani la didattica riprenderà in modalità mista: dunque si provvederà a consentire la partecipazione alle lezioni anche da remoto.
Resta esclusa dal calendario delle riaperture l’Università degli Studi del Sannio: almeno fino al 30 aprile tutto si svolgerà online.
Al momento non risultano comunicazioni da parte degli altri atenei della Campania.