Gino Contaldi

Va via un altro pezzo della democrazia cittadina: uomo sempre aperto al confronto, è andato via in punta di piedi senza lasciare agli amici il tempo di un saluto
di Anna Panariti
Gino ContaldiÈ andato in un batter di ciglia, in punta di piedi quasi per timore di disturbare, Luigi Contaldi, per gli amici “Gino” .

Non ha lasciato a nessuno nemmeno il tempo poterlo salutare, cosi come accade quando si saluta qualcuno che parte per un lungo viaggio ma che è destinato a tornare.
Lascia in lacrime i tanti amici che da sempre con Gino, strenuo sostentore della politica centrista, trascorrevano intere ore a discorrere degli scenari politici sia a livello nazionale che locale, individuando i punti di forza e e di debolezza delle scelte governative operate.
Amava il confronto di idee mostrando sempre un equilibrio ed una raffinata intelligenza con l’interlocutore, rispettandone le opinioni e gli orientamenti.
La sua chioma canuta era inconfondibile, occhiali sul naso e quotidiano sul tavolino del Bar Royal: eccolo lì Gino, pronto a salutare ed a offrirti con l’occasione di un caffè spunti di riflessione o desideroso di conoscere il pensiero dell’altro su qualsiasi accadimento di cui si stesse discorrendo.
Nell’ultima tornata elettorale a voce alta dichiarò simpaticamente: «ho apprezzato molto l’intervento della deputata di Potere al Popolo», ed alle elezioni regionali del 2020 espresse manifestamente la sua preferenza per i giovani di quel partito.
Questo la racconta lunga sulla sua ampiezza di vedute e sulla sua apertura ad ogni forma di politica che considerasse i diritti di ogni cittadino.
Affrontava gli scontri dialogici con la capacità di chi sa incassare i colpi e di chi sa anche chiedere scusa per eventuale opinione inopportuna espressa.
“Gattaro” da sempre, non trascurava di interessarsi dei pelosi quando gli capitava di avvicinarsi e non celava la sua emozione e commozione per aver perso qualche anno addietro il suo fedele felino a cui era affezionato.
Lascia un vuoto nello scenario poltico nocerino e mancherà a tutti il consueto confronto culturale.
Vogliamo ricordarlo così, caparbio e tenace, fermamente convinto che la democrazia non è un dono che viene dal cielo ma che bisogna investire sempre nella democrazia.
La redazione tutta esprime tristezza per la morte di Gino Contaldi, appassionato intellettuale che tanto ancora aveva da dire.
Mancherà a tutti la sua intelligenza critica, il suo pensiero e la sua amicizia come possibilità di incontro, di ascolto, di riflessione tra rigore intellettuale ed attenzione alla realtà.

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