malena

Se n’è parlato molto negli ultimi giorni, tra chi ancora giustifica la pratica una volta da noi conosciuta come “pappagallismo” e chi accusa duramente questo genere di molestia
di Valentina Milite
malenaCatcalling”, questo termine probabilmente ad alcuni non dirà nulla ed in effetti fino a qualche tempo fa, soprattutto in Italia, non era molto usato, né rappresentava un focus di discussione.

L’Accademia della Crusca, alla sezione “elenco delle parole nuove” definisce catcalling: “molestia sessuale prevalentemente verbale, che avviene in strada”.
A riportare l’argomento sulla scena del dibattito, un post tramite Instagram della giovane conduttrice e figlia d’arte Aurora Ramazzotti, che condividendo la sua frustrazione tramite social per delle molestie verbali subite in strada, invece di ottenere sostegno, ha ricevuto molti messaggi di astio e scarsa solidarietà, in cui veniva minimizzata e ridicolizzata la gravità dell’accaduto.
Come sempre, anche in questo caso, i social non hanno fatto altro che dimostrare la loro capacità di rappresentazione reale della società.
L’abitudine di guardare con insistenza, fare commenti e complimenti alle donne per strada è stata rappresentata anche nel cinema italiano con film iconici nel mondo come “Malena” di Tornatore. Questo fa capire quanto sia pratica sedimentata nella nostra cultura, nonché ancora comunissima e sottovalutata.malena2
Provate a chiedere ad una qualsiasi ragazza o donna di vostra conoscenza. Vi dirà sicuramente sia capitato anche a lei il simpatico playboy di turno che ti ferma per strada, magari fingendo di chiedere un’indicazione o una cosa qualsiasi e mentre tu tutta concentrata stavi provando a figurarti la piantina urbanistica della città per individuare il percorso migliore da suggerire, venir interrotte nel proprio flusso di pensieri da un: “e comunGue non è vero. Ti volevo solo dire che sei sHplentida!” o anche “ComunGue sei una bambolaH!”. Beh, in questi termini ad alcuni magari la cosa potrà anche suscitare una risata, ma in realtà è un problema serio di diseducazione e di una certa sedimentata cultura machista e del latin lover radicata nella nostra società; che vede il maschio “cacciatore” bonariamente autorizzato ad avvicinare una ragazza per strada per commenti fuori luogo e non richiesti di questo genere (che per inciso, è difficile comprendere da parte di quale donna possano essere ritenuti apprezzabili).malena3
Per non parlare del fatto che purtroppo tali commenti spesso vadano anche oltre, con mini tampinamenti e proposte a volte insistenti del tipo: “Ti accompagno. Dove abiti? Dove stai andando? Vieni, ti offro una cosa” e simili.
Risulta ora più facile per il maschio italiano medio capire perché una ragazza possa sentirsi a disagio ed in situazione di pericolo avvicinata in questo modo?
Ma anche il semplice passare davanti ad un bar e trovare il solito stuolo di “rattusi” (tanto per usare un termine a noi più familiare) che si prodigano in commenti, rumori ed incomprensibili versi, probabilmente di origine neandertaliana, non dovrebbe essere più la norma.
Quindi magari, voi cari uomini che ancora vi affidate a questo genere di pratiche seduttive e vi impegnate anche a difenderle, non sarebbe invece ora di uscire dalla fase preistorica del “colpo di clava in testa” come maximum di seduzione e pensare a cambiare un po’ approccio?

Lascia un commento