Per tre giorni tutta Italia divieti massimi, ma con la possibilità di far visita ad amici e parenti; in Campania non si potranno però raggiungere le seconde case
di Fabrizio Manfredonia
Sarà una Pasqua in lockdown ma con qualche libertà. Come già avvenuto per i giorni clou delle feste di Natale, anche per le festività pasquali, nonostante la zona rossa nazionale, si potrà fare visita ad amici e parenti il 3, il 4 e il 5 aprile.
Non si tratta di un liberi tutti: sarà possibile non più di una visita al giorno dalle 5 alle 22, spostandosi all’interno della regione in non più di due persone più eventuali minori di 14 anni o disabili. Presso l’abitazione in cui si è diretti non dovranno essere presenti altre persone provenienti da altri nuclei familiari: il tutto si limiterà dunque agli occupanti della casa e a pochi ospiti.
Teoricamente sarà possibile pranzare a casa di amici e parenti purché distanziati.
Sarà possibile anche partecipare alle cerimonie religiose nel rispetto delle regole anti-contagio: le eventuali veglie dovranno adeguarsi al coprifuoco.
Al di là delle visite a parenti e amici resteranno le regole della zona rossa: ad esempio il settore della ristorazione resterà chiuso con possibilità di consegna a domicilio e si potrà fare attività fisica nei pressi dell’abitazione. In generale si uscirà solo per comprovate esigenze lavorative, di necessità o di salute dotati di autocertificazione.
In Campania nei giorni 3, 4 e 5 aprile sarà interdetto l’accesso alla frazione di Madonna dell’Arco del comune di Sant’Anastasia, salvo che per comprovate esigenze di lavoro o di urgente necessità. Sempre in Campania non si potranno raggiungere le seconde case se non per comprovati motivi di necessità e solo per il tempo strettamente necessario. Vietate infine manifestazioni e processioni.