Manca l’ufficialità ma, dati alla mano, sembrerebbe sfumato il passaggio in zona arancione. A preoccupare il numero di casi a Napoli e nell’Agro Nocerino
Nonostante fosse quasi scontato un passaggio della Campania in zona arancione da martedì 6 aprile ,la valutazione settimanale della cabina di regia nazionale che monitora i dati dell’epidemia sembrerebbe propendere per una permanenza in rosso per altre due settimane.
Eventuali conferme o smentite in tal senso si potrebbero avere già nel primo pomeriggio, nel consueto appuntamento del presidente Vincenzo De Luca che farà il punto della situazione.
La “colpa” del mancato passaggio alla fascia con medie restrizioni sarebbe imputabile all’indice di contagiosità ancora troppo alto, che si attesta tra 1,25 e l’1,3. A far lievitare i dati, i casi nell’area del napoletano e dell’Agro Nocerino-Sarnese. Per fortuna continua ad essere basso il tasso di mortalità su tutto il territorio regionale.
L’ufficialità si avrà, in ogni caso, con il provvedimento del ministro Roberto Speranza atteso tra questa sera e domani.
Qualora la Campania dovesse rimanere in rosso, le scuole continueranno ad essere chiuse con le sole classi delle elementari e della prima media a tornare in aula; anche il settore della ristorazione continuerebbe le proprie attività con la sola consegna a domicilio. La batosta maggiore sarebbe riservata a barbieri, parrucchieri, centri estetici e negozi di abbigliamento e calzature che saranno costretti, loro malgrado, a tenere le serrande abbassate per altri quindici giorni.