Con uno screening a tappeto sui dipendenti sarà misurata la quantità di anticorpi prodotti per neutralizzare il coronavirus. I primi dati saranno disponibili a partire dalla seconda metà di aprile
di Redazione
Saranno circa 9mila gli operatori sanitari vaccinati dell’ASL Salerno a sottoporsi ad un’indagine a tappeto sulla titolazione anticorpale. Lo studio serve a misurare la quantità di anticorpi prodotti dall’organismo dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid Pfizer (Comirnaty), al fine di valutare la misura della reazione immunitaria venutasi a creare.
Saranno coinvolti i dipendenti ASL di tutte le categorie, al punto da essere, per l’alto numero di persone coinvolte, uno degli studi più ampi effettuati ad oggi in Italia. Il monitoraggio avrà inizio a 15-30 giorni dalla seconda somministrazione del vaccino (dose di richiamo) e successivamente a 90 giorni, ed a 6 mesi di distanza, valutando in tal modo l’andamento dell’immunizzazione protettiva. Ad essere dosati saranno gli anticorpi diretti verso il recettore RBD della proteina virale Spike, ovvero gli anticorpi che neutralizzano il virus SARS-Cov2. Le attività saranno coordinate dall’unità operativa complessa del Servizio di Prevenzione e Protezione-Sorveglianza Sanitaria, diretta dal dottor Aristide Tortora, e dal Dipartimento dei Servizi Sanitari, diretto dal dottor Giovanni Grande. I primi dati della ricerca saranno disponibili a partire dalla seconda metà di aprile, quando potrà essere effettuata una prima valutazione della protezione anticorpale nel personale sottoposto a screening.