Il titolare aveva chiuso la partita Iva nel 2013, ma aveva continuato tranquillamente ad operare in totale evasione di tasse e contributi. Aveva anche un operaio in nero
Aveva cessato ufficialmente l’attività nel 2013 ed era da allora completamente sconosciuta al Fisco la carrozzeria abusiva sequestrata dalla Guardia di Finanza a Cava de’ Tirreni.
Le Fiamme Gialle cavesi, in servizio nella frazione di Santa Lucia, avevano notato, oltre il cancello di un’abitazione privata, un uomo in tuta da lavoro, intento a riparare una delle tante auto parcheggiate in un ampio piazzale attiguo.
Insospettiti, i militari hanno fatto ingresso in quella che si è rivelata una vera e propria officina, con tanto di capannone per il ricovero di attrezzature e pezzi di ricambio, appurando così la presenza del presumibile proprietario e di un cliente, che aveva portato a riparare la sua utilitaria.
Sorpresa dei militari quando, dopo rapidi riscontri, si sono resi conto dell’abusività totale dell’attività. I Finanzieri hanno sottoposto a sequestro l’intera struttura e la merce rinvenuta, tra cui pezzi di ricambio e materiali vari classificati come rifiuti, lì depositati in assenza di ogni autorizzazione amministrativa. Il proprietario è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore per la specifica violazione in materia ambientale, mentre saranno avviati gli accertamenti necessari per ricostruire l’attività svolta negli anni in totale evasione delle imposte dovute. Da chiarire anche la posizione del dipendente che lavorava “in nero“, ma che è risultato a tutti gli effetti assunto come operaio di un’altra ditta di Cava. Ciliegina sulla torta, la multa a “titolare” e operaio perché entrambi fuori dal proprio comune di residenza.