Poisson d'Avril
Una festa dalle origini antiche che si intreccia con l’equinozio di primavera, il cambio del calendario nel XVI secolo e il primo dell’anno. Conosciuta in gran parte del mondo i cui scherzi  variano a seconda della cultura locale
 
di Maria Barbagallo
 Poisson d'Avril
Di sicuro tutti da bambini abbiamo attaccato sulle spalle di un nostro  compagno un cartello con su scritto pesce d’aprile.
E allora come è nata questa usanza di fare scherzi proprio il primo giorno di questo mese? Sembra che tutto abbia avuto origine in Francia nel XVI secolo durante il regno di re Carlo IX. In quell’epoca il Capodanno era celebrato il 25 marzo e i festeggiamenti avevano culmine il 1° di aprile. Re Carlo IX nel 1564 con l’editto di Roussillon stabilì con un decreto che le celebrazioni del nuovo anno passassero dal 25 marzo (del calendario giuliano) al 1° gennaio, e questo ancor prima dell’applicazione del calendario gregoriano del 1582.
Non tutti si abituarono al cambiamento e continuarono a festeggiare il Capodanno come ai vecchi tempi e venivano considerati dagli altri francesi degli sciocchi e fatti oggetto di scherzi, come invitarli a feste inesistenti, consegnando regali strani o pacchi dono vuoti. Il nome che venne dato a questa strana usanza fu poisson d’avril
Dalla Francia l’usanza di fare scherzi  il 1° aprile passò in Germania, in Inghilterra e poi nel resto d’Europa. In Italia prese piede molti anni dopo con le stesse modalità francesi ma anche con delle tradizioni marinaresche, come ad esempio quella legata alle prime pesche primaverili dove spesso accadeva che i pescatori non trovando pesci sui fondali tornassero a mani vuote e quindi erano oggetto di scherno da parte dei compaesani, oppure quella che vuole che in passato fosse vietato uscire in mare il 1° aprile, giorno in cui la sirena Partenope avrebbe trasformato per gioco e scherzo, i marinai in pesci, leggenda in cui si trova traccia anche in “Napoli Nobilissima” di Benedetto Croce. A Napoli diventa anche dolce di cioccolato, proprio per compensare del mancato bottino nel giorno sconsigliato dalla leggenda per recarsi a pescare.
 Tornando indietro nel tempo troviamo riti e feste di rinascita, come ad esempio l’Hilaria nell’antica Roma, in onore della dea Cibele, dea della terra, che aveva il suo culmine il 25 marzo e la festa di Holi, chiamata anche festa dei colori, della tradizione induista, entrambe legate all’equinozio di primavera che sancivano il passaggio dalla stagione invernale a quella primaverile.
Questo giorno è festeggiato in buona parte del mondo come Germania, Stati Uniti, Brasile e persino in Giappone. In Francia è conosciuto come “poisson d’avril”, in Spagna come “pescado de abril”, in Gran Bretagna è chiamato “April Fools’ Day” = il giorno degli sciocchi d’aprile. In Scozia è noto con il nome di “Gowkie Day” dallo scozzese Gowk = cuculo e dura due giorni. Nel secondo il “Taily Day” lo scherzo consiste nell’attaccare sulla schiena del malcapitato un cartello con su scritto Kick me = calciami
Tanti sono gli scherzi che sono stati fatti nel corso degli anni come ad esempio il servizio della BBC del 1957 dove si vede una piantagione di spaghetti in Svizzera e molti chiamarono per sapere come fare a coltivare la pianta; lo scherzo del 1992 dove i passeggeri di un volo arrivati a Los Angeles, vennero accolti da un cartello enorme con su scritto Benvenuti a Chicago; nel 1998 Burger King pubblicò su USA Today una pubblicità per un panino speciale dedicato ai mancini.
E per ultimo come non ricordare l’articolo del Risorgimento nocerino del 1° aprile 2014, simpatico complice il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato, che titolava “Nocera Inferiore, il sindaco Torquato: «Primo aprile resterà nella storia»“,  Il simpatico scherzo, che prometteva esenzioni dalle tasse per chi si fosse presentato al Comune con gli ultimi cinque anni di cartelle regolarmente pagate, fu riportato anche dal quotidiano La Repubblica.
 
E allora mi raccomando, “occhio” gli scherzi stanno dietro l’angolo.

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