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L’Europa, nel 2018, con una votazione che riportò l’84% di sì, chiese l’abolizione del cambio di orario due volte all’anno. L’Italia perderà 100 milioni  annuali di risparmio energetico

oralegaleCosterà almeno 100 milioni di euro l’anno di mancati risparmi energetici la probabile abolizione, a partire dal prossimo anno, dell’ora legale in Europa.

La richiesta, votata già nel 2018 con l’84% di sì, è spinta fortemente dai Paesi del Nord Europa, per la maggiore vicinanza con il Polo Nord che impone una copertura di luce in estate molto più lunga rispetto alle nostre giornate.
E così questa notte quasi certamente per l’ultima volta dormiremo un’ora in meno, dovendo spostare le lancette alle 3 quando segneranno le 2. E anche l’ultima volta che a fine ottobre dovremo nuovamente cambiare i nostri ritmi di dormiveglia tornando all’ora solare.
In questa Europa che in particolar modo dallo scoppio della pandemia di Coronavirus ha messo in luce la sua vera faccia fatta di egoismi nazionalistici, si continua a sostenere, per mascherare le vere ragioni economiche (per i Paesi del Nord) della scelta, che l’ora legale produce stress e disturbi psicosomatici, ancora una volta dovremo soggiacere ad “interessi superiori”. In barba alla bucolica uguaglianza tra le Nazioni proclamata nei documenti fondativi della Ue.

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