Il presidente Antonio Ferraioli: «Siamo parte attiva del territorio. Ora occorrono azioni coordinate e concrete da parte di tutti gli attori coinvolti»
Confindustria ha reso disponibili alle associazioni territoriali gli esiti di una prima indagine finalizzata alla mappatura sul territorio nazionale degli spazi aziendali disponibili ad arricchire la rete dei luoghi in cui è possibile svolgere le pratiche vaccinali.
Cinquanta aziende di Salerno e provincia, con una forza lavoro pari a 5000 dipendenti circa, hanno risposto positivamente alla ricognizione confindustriale, frutto di un’azione volta ad evidenziare l’assoluta necessità di accelerare la campagna vaccinale, consentendo alle imprese di giocare un ruolo attivo.
Le aziende pronte ad aprire i propri cancelli appartengono a diverse categorie merceologiche – alimentare, chimica, metalmeccanico, plastica, packaging, servizi – hanno una dimensione medio/grande e coprono pressoché l’intero territorio salernitano, dall’Agro nocerino sarnese al Vallo di Diano.
«Siamo tutti consapevoli che l’unica strada per superare l’empasse sociale ed economico generato dal Coronavirus – afferma Antonio Ferraioli, Presidente di Confindustria Salerno – è costituita da una campagna vaccinale rapida ed esaustiva. Le aziende hanno dimostrato, ancora una volta, di essere parte attiva del territorio, non solo sul versante economico ma anche sociale, come in questo caso. Rendere la propria azienda sede vaccinale vuol dire ampliare il senso di comunità che ci caratterizza, rispondendo ad una funzione sociale ed etica che, oggi più che mai, si esprime nella tutela della sicurezza e della salute del lavoratore e nel rispetto dell’ambiente circostante. Ora sono determinanti azioni coordinate e concrete da parte di tutti gli attori coinvolti a livello locale, regionale e nazionale, altrimenti lo sforzo di ognuno di noi sarà reso vano».