Si comincia mercoledì 17 e saranno i dottori di base a inserire i dati dei pazienti estremamente vulnerabili: di seguito la lista dettagliata dei soggetti interessati
Dopo l’apertura delle adesioni per la campagna vaccinale agli over 70, arriva ora il momento delle cosiddette categorie fragili.
Questa volta saranno i medici di medicina generale a dover inserire sulla piattaforma telematica, messa a disposizione dalla Regione Campania, i dati dei pazienti che, secondo il protocollo del Ministero della Salute, rientrano nella “categoria 1” ovvero persone estremamente vulnerabili e con disabilità grave.
Si parte da mercoledì prossimo. I tempi delle vaccinazioni saranno strettamente legati alla disponibilità delle dosi Pfizer: a seguito dell’adesione si verrà convocati presso i centri abilitati alla somministrazione.
Ecco nel dettaglio in cosa consiste lo status di paziente con elevata fragilità:
- soggetti affetti da malattie respiratorie, quali fibrosi polmonare idiopatica e da malattie respiratorie che necessitano di ossigenoterapia;
- soggetti affetti da malattie cardiocircolatorie, come lo scompenso cardiaco in classe avanzata e pazienti in post shock cardiogeno;
- pazienti affetti da malattie neurologiche come sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi multipla, distrofia muscolare, paralisi cerebrali infantili, pazienti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive, miastenia gravis, patologie neurologiche disimmuni;
- soggetti con diabete o endocrinopatie severe (soggetti con diabete di tipo 1; di tipo 2 che necessitano di almeno due farmaci per il diabete o che hanno sviluppato complicanze);
- soggetti con morbo di Addison o con panipopituitarismo;
- pazienti con fibrosi cistica, ad alta fragilità per le implicazioni respiratorie tipiche delle patologie di base;
- pazienti sottoposti a trattamento dialitico cronico o con insufficienza renale;
- soggetti affetti da malattie autoimmuni o con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza o con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico;
- pazienti con diagnosi di cirrosi epatica o affetti da malattie epatiche;
- soggetti affetti da malattie cerebrovascolari (evento ischemico-emorragico cerebrale che abbia compromesso l’autonomia neurologica e cognitiva);
- malati oncologici;
- pazienti affetti da emoglobinopatie o affetti da talassemia, anemia a cellule falciformi;
- soggetti affetti da sindrome di Down;
- trapiantati;
- soggetti gravemente obesi;
- infine pazienti affetti da immunodeficienza da “HIV”.