Da lunedì 15 nuova stretta del governo Draghi: le regioni saranno almeno arancioni e passeranno in rosso se i contagi superano i 250 casi per 100mila abitanti
Finisce l’era dei DPCM: le ultime misure per contrastare la corsa del COVID-19 saranno raccolte in un decreto legge. Cade anche l’ultimo baluardo della gestione Conte che per un anno aveva previsto limitazioni più o meno inasprite attraverso lo strumento del decreto del presidente del consiglio: non cambia la sostanza per i cittadini, ma in questo modo Draghi ha voluto rendere partecipe in toto il Parlamento, che ora sarà obbligato a convertire in legge le disposizioni del decreto.
L’ulteriore stretta era nell’aria e puntualmente è arrivata: il consiglio dei ministri ha approvato oggi misure che saranno in vigore da lunedì 15 marzo a martedì 6 aprile. Ecco le principali novità.
Nei giorni delle festività pasquali, dal 3 al 5 aprile, tutta l’Italia sarà zona rossa: si potranno però visitare amici e parenti una volta al giorno, due persone al massimo più eventuali minori di 14 anni, all’interno della regione. Le eventuali regioni in zona bianca resteranno tali anche nei giorni di Pasqua. Al momento solo la Sardegna è in zona bianca.
Il nuovo decreto elimina di fatto la zona gialla, visto che dal 15 marzo al 2 aprile e nella giornata del 6 tutte le regioni passeranno dal giallo all’arancione, dunque ci si potrà muovere solo all’interno del proprio comune ma si potrà far visita ad amici e parenti sempre due persone al massimo più i minori di 14 anni. Saranno possibili in ogni caso gli spostamenti per motivi di salute, lavoro e necessità. Ulteriore novità introdotta dal decreto legge, il criterio secondo cui il passaggio delle regioni in zona rossa è automatico nell’ipotesi in cui i contagi settimanali superino i 250 casi per 100mila abitanti.
«A più di un anno dall’inizio dell’emergenza – queste le parole del premier Mario Draghi in visita all’hub vaccinale di Fiumicino -purtroppo c’è una nuova ondata di contagi: nell’ultima settimana più di 150mila infezioni contro le 131mila della settimana precedente con un incremento di ricoverati quasi di 5000 persone. Questi numeri impongono massima cautela per limitare il numero di morti e impedire la saturazione delle strutture sanitarie».
Il nuovo decreto legge si occuperà anche dei lavoratori, per i quali arriveranno congedi parentali straordinari e contributo baby sitting soprattutto per coloro i quali non potranno svolgere l’attività in modalità smart working.