Dopo gli echi negativi ottenuti dalla struttura anche a livello nazionale, il consigliere Cascone spara a zero sulle disumane criticità che stanno avvenendo al pronto soccorso dell’ospedale cittadino
Arrivano dalla stessa maggioranza che sostiene il sindaco Cristoforo Salvati ulteriori denunce su quella che vengono definite “disumane criticità che stanno avvenendo ai pronto soccorso, in particolare quello dell’Ospedale “Mauro Scarlato” di Scafati”.
A sparare sul primo cittadino è il consigliere della lista “Salvati sindaco” Nicola Cascone, che oltre alla stampa ha inviato la sua segnalazione allo stesso Salvati, alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, al Governatore De Luca, ai dirigenti dell’Asl Salerno compreso il commissario per l’emergenza Coronavirus.
«Il Pronto Soccorso – scrive Cascone – ha una capienza minima di posti che sono occupati da pazienti che non trovano altro posto all’interno dello stesso Ospedale o nella rete degli ospedali campani, pertanto i gravi malati che arrivano in 118 rimangono fermi sulle barelle delle ambulanze ad attendere l’ingresso per il triage senza assistenza alcuna».
Il comunicato di Cascone è arrivato quasi in contemporanea con quello dello stesso sindaco, che sul problema è di tutt’altro tono: «Alla luce delle recenti notizie riportate dagli organi di stampa – scrive Salvati – anche a livello nazionale, rispetto alla grave carenza di posti-letto al Covid hospital di Scafati e alle difficoltà di gestione degli accessi al pronto soccorso, che determinano l’inevitabile incolonnamento delle ambulanze del 118 all’esterno del reparto, tengo a rinnovare il mio sostegno, l’apprezzamento e la piena solidarietà a tutto il personale di codesto presidio, che da oltre un anno sta fronteggiando con coraggio, professionalità e grande spirito di abnegazione l’emergenza sanitaria da Coronavirus, rappresentando un motivo di orgoglio per l’intera comunità scafatese».