Al via nuovi corsi per una rete di pediatri contro gli abusi da pandemia: Con l’emergenza è cresciuto anche l’uso incontrollato di internet anche da parte dei più piccoli, con i rischi conseguenti
Seri conflitti di coppia esacerbati dalla convivenza obbligata, distruzione della routine domestica, insicurezza economica per le famiglie, ed ecco che la pandemia può vestire i panni dell’’orco’, costituendo un fardello pesantissimo per bambini e adolescenti.
Diversi studi condotti nel mondo stanno infatti cominciando a documentare l’aumento dei casi di abuso su minori che si declinano in vario modo, non solo con forme di abuso fisico e violenza assistita, ma anche con trascuratezza estrema nelle cure fisiche e nei bisogni psicologici. A rischio soprattutto i minori che vivono in contesti disagiati, ma nessuno è immune. A partire da marzo 2020 con l’inizio dell’emergenza, tante famiglie e tante coppie si sono ritrovate oppresse da fattori di stress pesantissimi: l’incertezza economica e lavorativa, il sovraccarico di responsabilità dalla didattica all’accudimento dei figli h24, la distanza obbligata dai nonni. Tutto questo, specie in contesti già difficili e problematici, è stato un boomerang tagliente per i minori. Nodale è anche l’esacerbarsi di conflitti di coppia in nuclei familiari con problematiche già pregresse.
Infine, il distanziamento fisico, riducendo i contatti tra i bimbi e gli adulti protettivi come gli insegnanti, e la riduzione degli accessi al pronto soccorso, hanno fatto Il resto. Ed è in questo scenario che riparte anche quest’anno l’iniziativa promossa da Menarini, colosso internazionale con dna partenopeo, per una rete di pediatri contro gli abusi da pandemia, grazie ai nuovi corsi di formazione “Lo sai che … Incontri sulla realtà degli abusi e dei maltrattamenti durante l’età adolescenziale“, organizzati con la Società Italiana di Pediatria (SIP) e la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP). 700 pediatri saranno allenati a riconoscere i primi segnali di difficoltà e diventeranno così una “sentinella” del disagio dei minori.
«Nel contesto pandemico i tentacoli dell’abuso sui minori si fanno ancora più intricati e contorti e allo stesso tempo diviene più difficile intercettare l’abuso a causa del distanziamento sociale e anche della ridotta frequenza di accesso ai Pronto Soccorso pediatrici», dichiara Pietro Ferrara, coordinatore del progetto, referente nazionale della Società Italiana di Pediatria (SIP) per abusi e maltrattamenti e professore di Pediatria presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma.
«Il cambiamento radicale di routine domestica – continua – la chiusura delle scuole e l’interruzione di tutte le attività extrascolastiche, hanno reso ancora più profondo, inaccessibile e silenzioso il baratro dell’abuso, che, se come sempre si consuma principalmente in contesti socioeconomici disagiati, ha esteso le sue maglie anche in contesti ‘normali’ o solamente ‘fragili’. Tante le nuove modalità in cui si è probabilmente manifestato l’abuso in era Covid, a cominciare dalla violenza assistita di certo in aumento, racchiusa e nascosta dal lockdown. Sicuramente è aumentato anche l’abuso da trascuratezza, con bambini abbandonati a se stessi, privati delle cure primarie di base fisiche, come la pulizia e il nutrimento, ed emotive».