Sono iniziate le attività vaccinali anti-Covid nella palestra della scuola di via della Resistenza, individuata come hub dal Distretto sanitario 61. Convocati i primi cinquanta operatori, tra docenti, tecnici, amministrativi ed ausiliari degli istituti cittadini. Si proseguirà per tutta la settimana prossima
di Redazione
Insieme ad altri comuni dell’Agro, questa mattina anche a Scafati è partita la campagna vaccinale riservata al personale scolastico.
Sono stati somministrati i primi cinquanta vaccini Astrazeneca ad appartenenti al comparto scuola, tra docenti, tecnici, amministrativi ed ausiliari, convocati nella palestra della scuola di via della Resistenza, individuata come hub per la campagna vaccinale dal direttore del Distretto sanitario 61, dottor Pio Vecchione, che ha coordinato tutte le attività, supportato dal personale sanitario ed amministrativo dell’Usca. “Siamo uno dei primi comuni a livello provinciale – ha dichiarato il sindaco Cristoforo Salvati – ad aver iniziato la campagna vaccinale per il personale docente. Questo per noi è, sicuramente, motivo di orgoglio. Devo ringraziare il direttore del Distretto sanitario 61, il dottor Pio Vecchione, per aver fatto sì che nel giro di pochi giorni iniziassero le attività. Ringrazio anche i nostri tecnici comunali per aver attrezzato la palestra di via della Resistenza in modo tale da poterla rendere in breve tempo disponibile e funzionale. Un grazie anche all’Assessore alla Pubblica istruzione Alessandro Arpaia, che in qualità di medico sta fronteggiando in prima linea l’emergenza Covid. Stamattina sono stati somministrati i primi vaccini ad altrettante persone che si erano prenotate sulla piattaforma Sinfonia. Proseguiremo senza sosta anche nei prossimi giorni, puntando a vaccinare almeno cento persone al giorno. Il nostro obiettivo è concludere entro la prossima settimana la campagna vaccinale riservata al personale scolastico per iniziare poi, subito, nella stessa sede, le vaccinazioni alle altre categorie che saranno successivamente indicate dal Distretto sanitario”.