Gestivano una rete di supermercati nella città capoluogo di provincia. Le indagini della Guardia di Finanza hanno portato alla luce debiti insoluti di oltre 50 milioni di euro accumulati dalle loro società
Avevano accumulato oltre 50 milioni di euro di debiti insoluti i fratelli Luigi e Maria Rosaria Di Bianco, arrestati questa mattina a Salerno dalla Guardia di Finanza, con l’accusa di bancarotta fraudolenta con distrazione patrimoniale, correlati al fallimento di numerose società (la G6 di Di Bianco Luigi & C. S.a.s.; la 238 S.r.l.; la Consorzio 242 S.r.l.; la 850 S.r.l.; la Punto S.r.l.; la 132 S.r.l.; la Q7 S.r.l.; la Golden Market SA S.r.l.; la Smart S.r.l.; la Gruppo Di Bianco S.r.l.; la F124 S.r.l.) riconducibili al medesimo gruppo.
I due imprenditori negli anni erano arrivati a gestire contemporaneamente anche 20 supermercati, impiegando fino a 150 dipendenti. Le Fiamme Gialle hanno individuato una chiara regia, con una sequenza di atti finalizzati ad eludere le pretese dei creditori. Venivano posti in essere continui trasferimenti di beni strumentali, merce, liquidità e dello stesso personale, a volte anche di interi rami d’azienda, di modo che i supermercati continuassero a rimanere aperti senza soluzione di continuità, risultando gestiti da soggetti giuridici neocostituiti, sulla carta del tutto autonomi e distinti da quelli indebitati. La ricostruzione delle operazioni intercorse è stata resa particolarmente complicata dalla sostanziale confusione dei patrimoni delle diverse aziende del gruppo. Già una prima volta, nel 2019, la Guardia di Finanza era intervenuta, sempre su delega della Procura di Salerno, ad eseguire il sequestro preventivo di quattro supermercati del gruppo, con l’ipotesi di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, accertata al termine di una verifica fiscale.