Il dirigente scolastico Gianfranco Turatti: «Scopo del progetto è anche quello – quando si potrà – di esplorare il quartiere con uscite sul territorio in bicicletta»
di Francesco Li Pira
Un ulteriore progetto di grande valenza per i ragazzi del plesso di Secondaria di I Grado “U. Nistri” dell’I.C. “Via Frignani” di Spinaceto, nel municipio Roma IX.
Durante le ore di Scienze Motorie dedicate alla nuova materia interdisciplinare di Educazione Civica, gli studenti imparano a usare responsabilmente, nell’ampio parco della scuola, le biciclette, sotto la guida dei professori Johan Francesco Bilotta e Marco Iorio.
– Professore Bilotta, come nasce questo interessante progetto?
«Il progetto nasce per preparare i ragazzi a conoscere le regole della strada, a muoversi responsabilmente in giro e a fronteggiare tutte le situazioni che potrebbero incontrare per strada; all’interno del giardino sono presenti, infatti, le situazioni classiche che i ragazzi potrebbero incontrare lungo la strada (strisce pedonali con attraversamento, incrocio, salite, curve pericolose, auto posteggiate) e quindi imparano la frenata sicura e progressiva, la ripartenza, l’uso marce e come riuscire a procedere in maniera incolonnata in bici. Questo, poi, è propedeutico al “Progetto bike to school”, che come “Mobility Manager” della scuola sto portando avanti, frenato a causa del Covid, che prevede alla mattina alcuni docenti o adulti formati che, in certi punti del quartiere, aspettano i ragazzi per condurli a scuola». – Professore Iorio, quali sono i vantaggi di questo sport per i discenti?
«La bicicletta, come detto dal collega Bilotta, è importante per un maggior sviluppo delle capacità coordinative, come ad esempio l’equilibrio e l’orientamento spazio temporale, e insegna il rispetto delle regole e a riconoscere e fronteggiare le possibili situazioni pericolose che i ragazzi potrebbero incontrare. Inoltre, è un mezzo allenamento che abitua e potenzia la resistenza fisica e permette nel quartiere una mobilità sostenibile; Spinaceto è, infatti, una zona ricca di parchi che permette di svolgere numerose attività sportive all’esterno».– Preside Turatti, la scuola sta formando a 360 gradi gli alunni e punta sulla mobilità sostenibile?
«Sì, un grazie a tutti i docenti che con passione e competenza, in questo momento non facile, stanno profondendo un impegno e una passione straordinaria. Si punta, con questo progetto, a far scoprire ai più giovani l’importanza della mobilità sostenibile, l’importanza del rispetto delle regole stradali e non solo. Lo dico da ciclista appassionato che la bicicletta non è un gioco, ma un mezzo di locomozione, che aiuta a mantenersi sani e a scoprire la bellezza del nostro paesaggio con la lentezza. Scopo ultimo del progetto è quello, quando sarà passata questa pandemia, di poter esplorare il quartiere con uscite sul territorio in bicicletta e riuscire a fare una uscita didattica non con i normali mezzi, ma in bicicletta».