Incremento di otto unità in terapia intensiva, in leggero rialzo anche i pazienti in degenza nella regione. Registrati 9 decessi nelle ultime 48 ore

di Redazione

Primo giorno di zona arancione per la Campania con contagi stabili. Nessuna frenata della curva, con la percentuale positivi-tamponi che sale all’8,18%; ieri era all’8,02%. Tasso all’8,56% (ieri 8,52%) se si considerano solo i test molecolari.

Secondo l’odierno bollettino dell’Unità di Crisi regionale, sono stati registrati 1.658 nuovi positivi (ieri 1.677), di cui 215 da test antigenici, emersi su 20.254 tamponi processati (ieri 20.893), di cui 3.415 antigenici. In 115 sono risultati sintomatici. Sale di poco il numero di guariti giornalieri rispetto a ieri, 702 (ieri 543). I decessi sono 14 (ieri 11), di cui 9 nelle ultime 48 ore. Deciso aumento del numero di ricoverati in terapia intensiva, 120 (ieri 112), su 656 posti disponibili; in degenza ordinaria invece salgono a 1.300 (ieri 1.289) su una disponibilità di 3.160 posti letto. In Italia i nuovi casi Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore sono 13.452 (ieri 14.931) su 250.986 tamponi (ieri 306.078). 232 i decessi (ieri 251). In tutto il Paese i ricoverati con sintomi sono 17.804, +79 (ieri 17.725, -106), mentre in terapia intensiva sono 2.094, +31, (125 nuovi; ieri 2.063, +4). VACCINI. Stando all’ultimo aggiornamento delle ore 7 del “Report vaccini anti Covid-19”, in Campania sono state effettuate 303.084 somministrazioni (ieri 294.478) su 379.755 dosi disponibili. 106.171 persone hanno ricevuto entrambe le dosi. Per percentuale di vaccinati rispetto alle dosi è attualmente la quarta regione con il 79,8%. In tutta Italia sono stati 3.456.292 (ieri 3.408.682) i cittadini che hanno ricevuto almeno la prima dose fino ad ora. Di questi, 1.328.162 (2,20% della popolazione) hanno ricevuto anche la seconda dose. Nel frattempo, dalle Regioni piena libertà al Governo nella decisione di estendere l’area arancione a tutta l’Italia per tre settimane. In serata riunione proprio tra Regioni e Governo in cui i governatori chiederanno “misure nazionali di base omogenee” e il superamento della divisione in zone “salvo prevedere misure più stringenti per specifici contesti territoriali”.

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