I primi cittadini dei Comuni dell’area nord della provincia di Salerno hanno chiesto l’aiuto del rappresentante del Governo sul territorio per risolvere un problema “che rischia a brevissimo di sfuggire di mano”

di Redazione

Una situazione sempre più complessa e delicata, quella che riguarda le decisioni da adottare sulla chiusura o meno delle scuole in virtù dei continui sviluppi dell’emergenza sanitaria Covid-19.

Per questo motivo, i sindaci dell’area nord della provincia di Salerno, in particolare di Angri, Cava de’ Tirreni, Corbara, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Roccapiemonte, S. Marzano sul Sarno, Sarno e Scafati, con una comunicazione congiunta hanno richiesto formalmente un incontro con il Prefetto di Salerno Francesco Russo, poiché, scrivono i sindaci, “la situazione della emergenza epidemica presente nell’Agro Nocerino-sarnese e nella Valle Metelliana, in particolare per quanto attiene alla didattica in presenza, sta assumendo risvolti di grave ingestibilità“. Evidenti difficoltà quindi nella gestione delle scuole, indipendentemente dalla volontà dei primi cittadini, soprattutto per due ragioni, come si legge nella nota: “le forti pressioni sulle Amministrazioni locali da parte dei genitori o degli stessi dirigenti scolastici” e “le segnalazioni o gli inviti alla chiusura che pervengono ai sindaci dai competenti Dipartimenti territoriali ASL che risultano disomogenei per Comuni posti sullo stesso confine, con poca comprensibilità delle conseguenti scelte“. Secondo la loro interpretazione appare inevitabile intraprendere una strada condivisa per i Comuni dell’area nord della provincia che costituiscono in effetti un’unica conurbazione ad alta densità abitativa in un raggio di appena tredici chilometri. Senza linea condivisa, “siamo conseguentemente messi nelle condizioni di dover adottare misure totalmente contraddittorie tra noi. La stessa metodica suggerita della Regione Campania per il tramite della piattaforma Sinfonia appare in tale clima poco praticabile“. “La chiusura talvolta adottata in via preventiva – continuano i sindaci – sebbene sulla base di dette indicazioni suscita al contrario attenzioni ai limiti della segnalazione all’Autorità Giudiziaria da parte dei genitori stessi, almeno di quelli che proprio in ragione di questa confusa situazione ritengono le decisioni dei sindaci frutto di arbitrio. È evidente che la carenza di una linea di condotta omogenea con un adeguato affiancamento da parte dei Dipartimenti ASL genera sempre più tensione. La “chiusura” delle scuole (DAD) in una situazione epidemica di nuovo in espansione, sembra concentrare l’unica forma di risposta possibile, alimentata da una pubblicistica degli organi di informazione sequenziale se non continua nelle ultime settimane, talvolta contraddittoria con gli stessi dati in nostro possesso. Appare adesso, a seguito delle determinazioni suggerite se non indotte per le scuole dei Comuni di Angri, Scafati e Pagani, assolutamente ineludibile anzi urgente un incontro con Sua Eccellenza, con la Direzione Generale dell’ASL Dipartimento di Prevenzione Collettiva, con un rappresentante della Regione e con il Presidente della Provincia o suo delegato, considerata la specificità, la omogeneità, la densità abitativa la continuità territoriale intercomunale delle nostre realtà“. Per queste motivazioni, uniti, hanno chiesto con urgenza al Prefetto di Salerno, quale massimo organo di Governo del Territorio, di accogliere la richiesta tesa a risolvere, in modo organizzato, armonico e sulla base dei dati ASL e di quelli in possesso alle Amministrazioni, una situazione “che rischia a brevissimo di sfuggire di mano“.

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