Questa mattina decine di bambini, accompagnati da genitori e nonni, hanno sfoggiato vestiti e maschere, approfittando delle ottime condizioni atmosferiche. Inevitabili gli assembramenti e le solite domande sulla gestione dell’emergenza sanitaria
Un sabato mattina con temperature primaverili e il Carnevale ormai alle porte hanno rappresentato un’ottima occasione per i bimbi di Nocera Inferiore di ritrovarsi in piazza Diaz e sfoggiare vestiti e maschere tipici della ricorrenza, che quest’anno cade il 16 febbraio.
Coriandoli e stelle filanti hanno fatto da cornice ad un atmosfera festosa, quasi un toccasana vista la tristezza e la disperazione che si è respirata nell’aria in questi mesi. Un modo per tornare alla normalità per i più piccini, da tutti definiti come i più colpiti dall’obbligo di restare chiusi in casa senza socializzare.
Il rovescio della medaglia mostra, invece, genitori (o comunque accompagnatori) del tutto irresponsabili. Mascherine abbassate, niente distanziamento e altre cattive abitudini che esulano dal rispetto delle normative anticontagio. Magari gli stessi genitori che non più tardi di ieri inveivano contro sindaco e presidente della Regione, chiedendo a gran voce la chiusura delle scuole, anche quelle del ciclo primario. Guardando questi atteggiamenti, associati a quelli degli adolescenti che circolano liberamente per le strade senza alcuna precauzione, le solite domande sorgono spontanee: è davvero utile tornare alla didattica a distanza? Serve a qualcosa penalizzare ancora bar, locali e ristoranti per stoppare la nuova impennata dei controlli? Lasciamo le risposte agli esperti che da mesi analizzano i dati e cercano soluzioni, con la consapevolezza che anche questa mattina le forze dell’ordine erano, forse, impegnate a guardare altrove.