Arrivano anche le zone bianche, ed in quelle gialle riaprono con molte precauzioni i musei. Si torna a scuola nelle superiori, ma alla fine ogni Governatore decide per i suoi
Resta gialla per ora la Campania nella ripartenza dell’Italia a colori che il Governo ha “inventato” per combattere l’epidemia di Covid.

Intanto varato il nuovo decreto con le misure che ci accompagneranno fino al 5 marzo, per ora. Cosa cambia rispetto a permessi e divieti precedenti? Vediamolo insieme:
– fino al 5 febbraio stop al trasferimento in altre regioni per tutti;
– arrivano le zone bianche dove ci sono meno di 50 contagi ogni 100mila abitanti. In queste zone riaprirà praticamente tutto;
– nelle zone gialle e bianche riaprono i musei, ma soltanto durante i giorni feriali con un meccanismo di prenotazione che consentirà il massimo contingentamento. Niente mostre;
– nelle zone rosse e arancioni, i locali resteranno chiusi salvo che per le consegne a domicilio e per l’asporto. I locali con codici Ateco 56.3 (Bar e altri esercizin senza cucina) e il 47.25 (commercio al dettaglio di bevande) non potranno fare asporto dopo le 18 ma potranno consegnare a domicilio fino alle 22. Nelle regioni che rimarranno in giallo, bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie resteranno aperti fino alle 18 con l’obbligo di non più di 4 persone per tavolo. Nelle zone bianche potranno riaprire anche a cena;
– potremo continuare a raggiungere i nostri partner in altri comuni: basterà l’autocertificazione;
– niente seconde case se fuori regione, anche per chi andrà in zona bianca;
– si agli amici a casa, ma con lo stesso limite: massimo 2 con eventuali bambini sotto i 14 anni esclusi dai limiti;
– Scuole: regna il caos totale. Da lunedì in teoria riaprono le scuole superiori, e tranne in zona rossa, dove resta l’obbligo della Dad, è prevista presenza dal 50 al 75 per cento. Si anche alla presenza nelle Università. Ma ogni regione sta adottando criteri diversi, e quelli della Campania ce li dirà oggi De Luca. Forse …

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