Uno è già deceduto, l’altro lotta con la morte. I due pelosetti si erano conquistati la simpatia, carezze e cure dei clienti e degli stessi dipendenti del supermercato
di Anna Panariti
Tragedia a quattro zampe a Nocera Inferiore. Un gattino morto ed uno in fin di vita, quasi certamente avvelenati. È accaduto in via Napoli, nel parcheggio del supermercato Eurospin, dove da qualche tempo i due gattini sostavano e ricevevano abitualmente carezze e cibo da chi si recava al supermercato o passava da lì.
Su segnalazione di alcune persone, i due micetti sono stati rinvenuti agonizzanti dai volontari dell’Associazione zoofila nocerina e da Luisa Benevento, nota attivista a tutela degli animali, impegnata da sempre nell’ambito della prevenzione e controllo del randagismo canino e felino, che prontamente li ha portati al Servizio Veterninario per il soccorso del caso.
Purtroppo il gatto di colore rosso non ce l’ha fatta, mentre l’altro bianconero sta lottando contro la morte. I due docili pelosetti erano diventati ormai familiari a tutti i clienti del supermercato e agli stessi dipendenti, che se ne prendevano cura. Un gesto atroce e barbaro li ha condannati ad allontanarsi per sempre da un luogo che sembrava essere sicuro e che mai avrebbe costituito un pericolo.
Il gattino già deceduto è stato sottoposto ad autopsia,onde accertare la causa dell’atroce morte. Accade ancora che, in in un clima di violenza ormai dilagante in ogni campo, qualcuno che ha problemi personali di intolleranza verso altri esseri viventi del tutto innocui ricorra alla somministrazione di bocconi avvelenati, cagionandone la morte.
Resta il problema della sterilizzazione degli animali, e nel caso che ci occupa dei gatti liberi, allo scopo di evitare che muoiano investiti da autovetture o per mano di persone criminali.
Se l’ episodio della morte dei gatti fosse ricollegabile ad avvelenamento, il sindaco dovrà dare immediate disposizioni per l’apertura di un’indagine da effettuare in collaborazione con le altre autorità competenti. In più, a seguito della comunicazione, l’istituto zooprofilattico dovrà provvedere a individuare le modalità di bonifica del luogo interessato, nonché a segnalare, con apposita cartellonistica, la sospetta presenza nell’area di esche o bocconi avvelenati e a intensificare i controlli da parte delle autorità preposte nelle aree considerate a rischio sulla base di segnalazioni.