All’Epifania sarà valida la zona rossa, nei due giorni successivi si torna in giallo, fine settimana in arancione. Solo a inizio della prossima settimana il Governo renderà note le nuove disposizioni
Continua anche all’inizio del nuovo anno la grossa confusione generata da dpcm e decreti legge, che nei prossimi quattro giorni porteranno addirittura a tre cambi di colore, con relative restrizioni da seguire per cittadini ed attività commerciali.
Domani, giorno dell’Epifania, tutto il Paese sarà in zona rossa, visto che si tratta dell’ultimo giorno festivo del periodo natalizio. Negozi chiusi, locali di ristorazione costretti a lavorare solo con servizio di asporto e consegne a domicilio e spostamenti vietati, salvo che per comprovate esigenze. Sarà, tuttavia, possibile uscire una sola volta nell’arco della giornata per due persone che potranno ricongiungersi con parenti o amici.
Giovedì 7 e venerdì 8 gennaio si ritornerà alla cosiddette “zone” stabilite dal Decreto Natale, in vigore dallo scorso 3 dicembre e fino al 15 gennaio. Ogni regione tornerà nella fascia che ha abbandonato il 24 dicembre. La Campania sarà, ad esempio, nella zona gialla che permetterà a bar, ristoranti e pizzeria di aprire al pubblico fino alle 18, con la possibilità di accogliere allo stesso tavolo un numero massimo di 4 persone. Si potrà finalmente uscire dal proprio comune di residenza, ma non valicare i confini regionali.
Sabato 9 e domenica 10 gennaio si cambia ancora: al fine di evitare pericolosi assembramenti e brusche risalite della curva del contagio il Consiglio dei Ministri, che si è riunito la scorsa notte, ha deciso di portare tutta l’Italia in zona arancione; saranno applicate le stesse regole valide nei giorni feriali del periodo natalizio (negozi aperti, locali della ristorazione chiusi al pubblico, vietati gli spostamenti all’esterno del comune).
In ogni caso e in tutte e tre le zone resta valido il coprifuoco alle ore 22.
Regna ancora incertezza su cosa accadrà a partire da lunedì 11 gennaio, o meglio dal prossimo 15 gennaio; il Comitato Tecnico Scientifico monitorerà l’andamento della diffusione dell’epidemia e il premier Conte comunicherà le sue decisioni agli italiani non prima dell’inizio della prossima settimana, giorni nei quali dovrebbe essere previsto il ritorno a scuola anche per i ragazzi delle scuole superiori, con tutte le eccezioni stabilite dai vari presidenti di regione.