Il presidente della Campania ha presentato il lavoro che si sta facendo per avere subito a disposizione le prime dosi e per allestire gli spazi in cui si faranno i vaccini. Saranno 25-26 i punti sparsi nella regione per la somministrazione
di Nello Vicidomini
Prime date per l’inizio della vaccinazione anti-Covid sono state annunciate dal governatore Vincenzo De Luca. Nel consueto appuntamento in diretta social del venerdì pomeriggio, il presidente della Regione Campania, ha fatto il punto della situazione sull’emergenza sanitaria e sui progetti finanziati per far ripartire l’economia in diversi settori.De Luca ha esordito parlando della scelta che in queste ora dovrà fare il Governo per decidere le misure da adottare nel periodo delle festività: “Il Governo è alle prese con una scelta di fondo sulla linea da seguire. Se la linea della prevenzione o la linea della rincorsa al contagio. La prima ci consentirebbe di avere misure semplici, chiare, tempestive e controllabili. Per adesso non abbiamo decisioni prese dal Governo. Ovviamente la linea della prevenzione prevede ristori per le categorie che subiscono danno, anche queste misure semplici e tempestive. Ma nel giro di pochi giorni, non dopo mesi e mesi. La seconda è la linea delle mezze misure, quelle per non scontentare nessuno, ma che in realtà scontentano tutti e allungano i tempi per uscire dall’emergenza. Credo che il Governo stia per adottare proprio queste mezze misure. Prendiamo per esempio le deroghe, come quelle degli ultimi provvedimenti. Queste sono prese in giro. Invitare massimo due persone non convivente per le festività non ha senso. Dobbiamo dire in maniera brutalmente chiara che stare raccolti in famiglia significa aprire le porte di nuovo per le terapie intensiva e la morte per tanti anziani. Così come aprire le scuole senza prima conoscere la situazione epidemiologica“. Già decisi, in ogni caso, i provvedimenti regionali per frenare il contagio durante le festività: “Noi in Campania seguiremo la nostra linea: massimo rigore per poter aprire tutti e per sempre. Non ci sarà la mobilità per i Comuni sotto i 5.000 abitanti, così come vieteremo la vendita di alcolici e controlleremo quelli che arrivano dal Nord nei treni, come stiamo già facendo“. Secondo De Luca, la Campania ha imboccato ormai la strada per uscire dall’emergenza, e tal proposito si difende ancora una volta da quel che considera attacchi mediatici: “La situazione in Campania è quella che conoscete tutti. La Campania, ancora una volta, se Dio vuole, si è salvata. Abbiamo retto l’onda di contagio fine settembre-inizio ottobre, quando abbiamo rimescolato le carte della società italiana. Abbiamo preso misure di guerra per il nostro sistema sanitario. Oggi siamo scomparsi dai titoloni dei giornali. Ma ci salviamo per una serie di motivi che nulla hanno a che vedere con le zone rosse o arancioni. Abbiamo combattutto a mani nude. Grazie all’impegno di medici, infermieri, tecnici e Protezione civile. In questo momento abbiamo un tasso di positivi del 6,6%, con 119 ricoverati in terapia intensiva. In Veneto ce ne sono il triplo della Campania, in Piemonte il doppio e così in Lombardia e Lazio. Un augurio ai concittadini veneti che stanno pagando la cialtroneria propagandistica del Governo nazionale e non solo, di uscirne presto, anche se sono in zona gialla. I dati confermano che siamo la regione che ha retto meglio, a differenza di ciò che si è sostenuto negli innumerevoli attacchi mediatici contro Napoli e la Campania. La campagna di sciacallaggio si è conclusa nel ridicolo“. La novità più importante annunciata dal governatore, però, è quella relativa alla campagna di vaccinazione, che dovrebbe partire per gennaio. Anche in questo caso non mancano le critiche alle scelte nazionali sulla distribuzione: “Un cristiano normale si aspetterebbe che la distribuzione dei vaccini avvenisse in percentuale rispetto alla popolazione delle diverse regioni. Si decide di inviare ad ogni regione il 10% di copertura rispetto alla popolazione, stranamente neanche in questo caso è così. Apprendiamo di una distribuzione avvenuta sulla base di criteri misteriosi. Noi andremo avanti sulla base della nostra programmazione. I tempi di consegna non sono ancora definiti e fino a una settimana fa sapevamo che i congelatori poteva distribuirli il Commissario nazionale. In realtà abbiamo appreso che i congelatori non ci sono a Roma e quindi dobbiamo vedercela per i fatti nostri. Eravamo già preparati, infatti, abbiamo quasi completato la fornitura di congelatori per il 95% delle nostre esigenze. Ci dicono che si farà una giornata unica europea per le vaccinazioni il 27 dicembre, una giornata simbolica, noi cercheremo di farlo nelle principali realtà anche nello stesso 27 dicembre, se arriveranno i vaccini. La vaccinazione non sarà un compito banale, perchè occorre preparare gli spazi adatti, registrare le generalità, poi procedere con la somministrazione, avere delle sale di attesa post-vaccinazione. Però bisogna prepararsi per erogare il vaccino nei 25-26 punti che abbiamo deciso di mettere in piedi in tutta la regione. Il giorno 12 gennaio abbiamo fissato una sorta di esercitazione generale e dal 12 mattina dovrà essere pronto tutto: gli spazi, i medici, la task force. Dobbiamo lavorare alla tedesca, quasi un’operazione militare. Una macchina perfetta“. Prima di chiudere, De Luca ha fatto il punto anche sui progetti in programma finanziati dalla Regione, in particolare sui lavori di riqualificazione urbana che interesseranno il tratto ferroviario dismesso tra San Giuseppe Vesuviano e Torre Annunziata, finalmente vicini alla realizzazione: “Continuiamo ad avere attenzione per i problemi economici e per i progetti vari che erano in programma. Abbiamo consegnato un cantiere importante nell’area vesuviana, un’opera finanziata con dieci milioni di euro, che non è solo una pista ciclabile da San Giuseppe Vesuviano a Torre Annunziata, ma una successione di parchi urbani e di riqualificazione urbana anche ad impatto turistico. Abbiamo consegnato le prime decine dei 260 autobus nuovi che abbiamo acquistato e che consegneremo entro fine anno a diverse aziende campane. Stiamo portando avanti una battaglia affinchè sia Procida la capitale della cultura del prossimo anno. Siccome i contributi dello Stato non arrivano, inoltre, abbiamo deciso di investire 4 milioni di euro per anticipare prestiti fino a 35.000 euro per tre mesi in attesa dello Stato e delle banche. Un aiuto che cercheremo di dare a tantissime piccole attività imprenditoriali e artigianali. Per la cultura, poi, saranno trasmessi sul sito della Regione tantissimi eventi e rassegne, decine e decine, in modo da alleggerire anche questo periodo di feste“. In conclusione, l’ennesimo invito ad adottare comportamenti responsabili durante le festività: “Avremo giorni difficili, è chiaro che non avremo il Natale e il Capodanno. Saranno giornate anche di sofferenze, ma seguiamo anche da questo punto di vista il messaggio del Papa, meno consumismo ma forse con più raccoglimento nelle famiglie. Vi chiedo di essere responsabili. So che la tentazione di avere un bel pranzo di Natale con i parenti è forte, ma dobbiamo capire che rischiamo di far ripartire il contagio. Vi prego davvero di essere consapevoli e di fare sacrifici, facciamoci gli auguri al telefono con le videochiamate. Avremo poi tempo per incontrarci e vivere momenti di calore familiare, oggi no“.