Dal 21 dicembre niente spostamenti tra regioni. E per Natale, Santo Stefano Stefano e Capodanno vietato muoversi anche tra comuni
Si è fatto attendere ma alla fine è arrivato: una prima bozza del cosiddetto “DPCM Natale” è filtrata nella tarda serata di ieri. Non si dovrebbe essere troppo lontani dal dispositivo definitivo, che dovrebbe essere pubblicato in giornata in Gazzetta Ufficiale, visto che entrerà in vigore da domani.
Si tratta di un decreto ancora fortemente restrittivo, che limiterà gli spostamenti nel periodo natalizio. Vediamo nel dettaglio le novità. Dal 21 dicembre al 6 gennaio non ci si potrà spostare tra regioni, neanche se inserite nella zona gialla; saranno permesse deroghe per ritornare ai luoghi di residenza o domicilio e sempre e comunque per tornare alla propria abitazione, oltre che per comprovati motivi di lavoro o salute. Il 25 dicembre giorno di Natale, il 26 dicembre e il 1 gennaio 202 sarà vietato anche ogni spostamento tra comuni, salvo che per le solite motivate esigenze. Per tutto il periodo delle feste non sarà possibile raggiungere eventuali seconde case.
Capitolo bar e ristoranti: consentita l’apertura fino alle 18 come avviene nelle zone gialle, col probabile limite dei quattro commensali per pranzi o aperitivi. Nella notte di San Silvestro chiuderanno anche i ristoranti degli hotel, al fine di evitare veglioni. Servizio in camera riservato ai clienti delle strutture.
Le celebrazioni religiose dovranno essere tutte anticipate anche in virtù del coprifuoco fissato alle 22. Per stimolare il commercio i negozi chiuderanno alle 21. Confermata anche la chiusura delle piste da sci e il divieto di effettuare crociere. I centri commerciali saranno aperti nei fine settimana fino al 20 dicembre, ma chiusi nelle festività natalizie. Tra i nodi ancora da sciogliere per una maggioranza che ha manifestato non poche tensioni e disaccordi nello stilare il decreto, c’è quello legato al ritorno a scuola. Il premier spingerebbe per aprire almeno le superiori il 14 dicembre, ma non è escluso che il ritorno dei banchi sia per tutti dopo l’Epifania.