Scopriamo come funziona l’iniziativa di governo che partirà il primo gennaio. Basterà ad arginare l’evasione fiscale?
A lungo rimandata e a tratti osteggiata la “Lotteria degli scontrini” è finalmente realtà. Introdotta nella legge di bilancio del 2017 come strumento antievasione fiscale doveva debuttare lo scorso 7 agosto, ma la pandemia COVID ha costretto il governo a posticiparla di qualche mese; dal 1 dicembre sarà possibile generare il proprio “codice lotteria” essenziale per partecipare alle estrazioni che partiranno poi il 1 gennaio 2021. Vediamo nel dettaglio come funziona la lotteria.
Il primo passo da fare, come detto possibile da oggi, è la generazione del codice personale sul sito https://www.lotteriadegliscontrini.gov.it/portale/. Due i requisiti richiesti: la maggiore età e l’essere residenti in Italia. La registrazione non presenta particolari difficoltà, essendo necessario inserire soltanto il proprio codice fiscale: il portale genererà un codice alfanumerico e un codice a barre che dovranno essere mostrati agli esercenti prima di effettuare un acquisto; quest’ultimo dovrà avere un importo superiore o uguale a 1 euro. Per ogni euro speso sarà generato un biglietto virtuale ed è previsto un arrotondamento se la cifra decimale supera i quarantanove centesimi, dunque spendendo un euro e cinquanta si otterranno due biglietti della lotteria. Attenzione: non sarà necessario conservare gli scontrini, visto che il negoziante all’atto della vendita collegherà “codice lotteria” e scontrino con apposito lettore ottico. Sono esclusi dalla lotteria gli acquisti online e quelli effettuati nell’esercizio di attività d’impresa e, almeno nella fase iniziale, gli acquisti documentati con fatture elettroniche e quelli per i quali i dati dei corrispettivi sono inviati al sistema sanitario mediante tessera sanitaria come ad esempio gli acquisti effettuati in farmacia; esclusi anche gli acquisti che prevedono che il consumatore richieda all’esercente l’acquisizione del proprio codice fiscale al fine di usufruire di detrazioni o deduzioni fiscali.
Veniamo al fulcro di una lotteria: le estrazioni. Ce ne saranno di settimanali, di mensili e di annuali e saranno di due tipi: ordinarie e “zero contanti”ovvero per pagamenti effettuati con mezzi tracciabili quali bancomat e carte di credito. A quest’ultima tipologia di estrazione partecipano anche i negozianti. Altro punto fondamentale per ogni lotteria che si rispetti sono i premi messi in palio. Analizziamoli. Le estrazioni ordinarie saranno articolate in sette premi di 5mila euro ciascuno ogni settimana; tre premi da 30mila euro ciascuno ogni mese; un premio di 1 milione di euro ogni anno. Per le estrazioni “zero contanti”, che premiano sia il consumatore che il negoziante sono previsti quindici premi da 25mila euro ciascuno per il consumatore e quindici premi da 5mila euro ciascuno per l’esercente ogni settimana; dieci premi di 100mila euro ciascuno per il consumatore e dieci premi di 20mila euro ciascuno per l’esercente ogni mese; un premio di 5milioni di euro per il consumatore e un premio di 1milione di euro per l’esercente ogni anno. Se la lotteria sarà in grado di ridurre il fenomeno dell’evasione fiscale in Italiace lo dirà solo il tempo; il dato da prendere in considerazione non è però dei più incoraggianti, visto che nei paesi che già hanno introdotto questo incentivo come Slovacchia e Portogallo si sono ottenuti dei risultati altalenanti. Sarà l’Italia, il paese al primo posto nella classifica degli evasori europei, a fare eccezione?