Call center anticovid bluff in Campania

Rabbia, indignazione ed esasperazione per prenotazioni impossibili al numero verde istituito dalla Regione. E qualcuno è deceduto mentre attendeva una visita dalla sanità chimera campana
di Anna Panariti
Call center anticovid bluff in CampaniaSi chiama Rachele Petrosino, ed è insegnante in una delle scuole dell’infanzia di Nocera Inferiore, e ci ha raccontato una vera e propria odissea che vuole rendere pubblica.

Tutto ha inizio dopo l’ordinanza regionale 90 del 14 novembre, ripresa e fatta propria anche dal sindaco di Nocera Inferiore, avvocato Manlio Torquato.
Il governatore della Campania con la predetta ordinanza avrebbe predisposto un servizio di prenotazione di tamponi antigenici per effettuare lo screening su base volontaria al personale docente e non docente della scuola dell’infanzia delle prime classi della scuola primaria, nonché agli alunni e relativi familiari conviventi. Il servizio – recita l’ordinanza – è attivo dalle 7:30 alle 19:30 per tutta la durata dello screening.
Sta di fatto che la signora Petrosino si è trovata ad essere una delle tante persone che hanno contattato senza successo alcuno il numero verde dedicato alle prenotazioni: dopo 69 chiamate all’800814818, 50 minuti di attesa, le viene fornita la risposta da un risponditore automatico che la “liquida” avvertendo che non può effettuare alcuna prenotazione in quanto è scaduto il tempo, e la invita a rivolgersi al distretto di residenza.
Nessuno risponde a quel numero ed i tamponi, anche su base volontaria, quindi, non possono essere effettuati. L’ordinanza, ripresa anche dal sindaco Torquato, si è rivelata un bluff, e si ha notizia di qualche paziente deceduto in attesa di un tampone fantasma.
Riteniamo giusto invitare il sindaco, quale massima autorità sanitaria sul territorio, a verificare come anche la sua attiva collaborazione alla diffusione di questa iniziativa sia stata malamente tradita.

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