I due, già pregiudicati, sono stati ammanettati dopo un breve inseguimento perché colti a distribuire crack nei pressi del casello autostradale metelliano
Spaccio di droga e violazione delle norme antiCovid. Sono queste le accuse piombate addosso a due giovani residenti dell’Agro nocerino arrestati a Cava de’ Tirreni dagli agenti della Polizia di Stato.
I due, R.A. di 25 anni e D.A. di 20, già pregiudicati, sono stati sorpresi dalla Polizia nei pressi del casello di Cava, mentre una moto avvicinatasi alla vetture dove i due sostavano “prelevava” qualcosa da loro.
Immediatamente la pattuglia della Volante è entrata in azione ed i conducenti di entrambi i veicoli si davano a precipitosa fuga in diverse direzioni.
L’autovettura è stata raggiunta e bloccata dalle due volanti (una seconda era accorsa tempestivamente) all’interno del vicino distributore di carburante. Al controllo, la vettura risultava presa a noleggio dal conducente, che era in compagnia di una seconda persona, come lui non residente nel comune di Cava de’ Tirreni, ed i due occupanti mostravano palesi segni di insofferenza, non sapendo fornire motivazioni circa la loro presenza sul territorio metelliano.
Dal successivo controllo ai terminali, i due giovani risultavano avere numerosi precedenti penali per spaccio di sostanze stupefacenti, per cui gli operatori procedevano a perquisizione personale, a seguito della quale veniva rinvenuto e sottoposto a sequestro penale un ovulo di colore giallo, nascosto nelle parti intime, al cui interno vi erano cinque dosi di “crack”, del peso totale di pocp meno di un grammo, ed all’interno della tasca della felpa vi era la somma di 185 euro in banconote di piccolo taglio.
Inoltre, a seguito di perquisizione veicolare, gli agenti hanno rinvenuto anche, celati sotto il sedile posteriore, un bilancino di precisione elettronico, un cucchiaino da caffè, un coltello a seghetto da cucina e due taglierini con lama di 10 centimetri.
Infine, nel domicilio di uno dei due giovani è stata rinvenuta un’altra dose di “crack” del peso di mezzo grammo, un trituratore in metallo e tre flaconi di fertilizzante.
I responsabili del reato sono stati deferiti alla Procura della Repubblica del Tribunale di Nocera Inferiore. Ad entrambi i giovani è stata contestata anche la violazione delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.