Il primo cittadino di Nocera Inferiore interviene su una delle questioni che sta tenendo banco negli ultimi giorni: «Cercheremo di non creare squilibri a quelle famiglie che hanno i figli che frequentano nei comuni vicino. Chiediamo ancora qualche giorno per valutazioni più approfondite»
L’ordinanza n.90 firmata lo scorso 15 novembre dal presidente della Campania Vincenzo De Luca che dispone la riapertura delle scuole dell’infanzia e delle prime classi delle scuole primarie, ha scatenato una serie infinita di polemiche, soprattutto perché non è escluso che a partire dal prossimo 30 novembre venga dato il via libera alla didattica in presenza anche alle altre classi della scuola primaria.
Molti genitori chiedono che tale decisione venga rivista, anche in considerazione della percentuale dei positivi che continua a crescere sul territorio regionale, specie in determinate zone. La patata bollente passa, a questo punto, ai sindaci, che hanno potere di disporre la chiusura di tutti gli istituti scolastici, come già fatto a Fisciano e Mercato San Severino e paventato a Pagani e Baronissi.
Il primo cittadino di Nocera Inferiore Manlio Torquato ha espresso la sua opinione a riguardo: «I sindaci della Provincia di Salerno stanno provando ad esaminare con oggettività il problema – spiega Torquato – attendendo ancora qualche giorno per prendere una decisione che sia giustamente ed opportunamente omogenea, vista la vicinanza delle nostre città, anche per non creare squilibri e situazioni complicate per quelle famiglie che ad esempio hanno i figli che vanno a scuola in comuni vicini ma diversi. Ovviamente dinanzi a situazioni epidemiche più gravi per uno specifico comune saranno adottate misure di sicurezza adeguate a quel comune. Chiediamo – conclude il sindaco della città capofila dell’Agro – ancora qualche giorno per una valutazione più approfondita sulle decisioni da prendere e che presentano pro e contro».