In un’intervista al quotidiano diretto da Pietro Senaldi, il governatore della Campania rinnova le critiche al Governo già manifestate venerdì. Lancia poi l’ennesimo appello alla responsabilità ai cittadini napoletani e campani
di Valerio D’Amico
“Se rivotiamo domani anziché il 70 prendo l’80% dei consensi”. Non perde occasione per autocelebrarsi il presidente della Campania Vincenzo De Luca, che ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano Libero, affrontando tutte le tematiche relative all’emergenza Covid.
“Sono l’unico che ha proposto la zona rossa – chiarisce il governatore – c’era bisogno di attuare un piano di prevenzione vera del contagio prima che dilagasse. Bisognava chiudere tutto a ottobre e con un’unica misura nazionale e non con misure tardive, parziali e produttrici solo di divisione e confusione. In Campania la situazione negli ospedali è di buona tenuta, in un quadro di generale pesantezza. Abbiamo raddoppiato in pochi mesi le nostre terapie intensive, abbiamo centinaia di posti letto di ricovero ordinario disponibili. C’è un affollamento, come in tutta Italia, nei pronto soccorso. E c’è una grande carenza soprattutto di anestesisti”. Dopo gli attacchi al Governo nel videomessaggio di lunedì, De Luca non ha alcuna intenzione di stemperare i toni: “Quando io chiudevo le scuole la ministra Azzolina e il premier mi hanno attaccato per poi fare un mese dopo quello che avevamo fatto già in Campania – ricorda il presidente – si è fatto un errore clamoroso: non si è definito un piano di mobilitazione eccezionale di impegno anti Covid e di coinvolgimento organico di decine di migliaia di agenti delle forze dell’ordine, dell’esercito, delle polizie municipali. Il territorio è rimasto senza controllo, le ordinanze cadevano nel vuoto. E alla fine c’è stata la demenzialità dei criteri oggettivi. Come è possibile portare la Campania da zona gialla a rossa dal martedì al venerdì? Cosa è cambiato in tre giorni? O erano distratti prima o si sono distratti dopo, oppure hanno avuto la forza di reggere l’ondata dell’aggressione mediatica”. Per finire, dopo un’ulteriore descrizione di quanto fatto in fase emergenziale De Luca lancia un messaggio ai napoletani: “Lancio un appello di rigore e responsabilità, che dobbiamo avere qui più che in altre regioni di Italia. Serve orgoglio civico di fronte a una campagna di sciacallaggio politico mediatico, che rivela in Italia l’esistenza di un razzismo latente e che punta a colpire uno dei pochi esponenti politici che rifiuta di appartenere a correnti, a corporazioni a paludi trasversali e opportunistiche, ma che rimane in primo luogo un uomo libero. Infine – conclude il governatore campano – lancio un messaggio di fiducia. Usciremo a testa alta da questa stagione drammatica”.