Il primo cittadino di Nocera Inferiore chiarisce la sua posizione in merito alle continue querelle tra Palazzo Chigi e Palazzo Santa Lucia: «Spenti i lanciafiamme resta l’indignazione a noi cittadini, primo o secondi o ultimi che siamo»
Manlio Torquato si scaglia ancora una volta contro Governo e Regione Campania per il continuo scaricabarile e per l’inadeguatezza di determinate decisioni nella gestione della seconda e drammatica ondata di Coronavirus.
«È imbarazzante se non fosse drammatico, questo rimpallo di responsabilità tra Governo centrale e Regione Campania su chi deve fare cosa e soprattutto quando – scrive preoccupato il sindaco di Nocera Inferiore – dopo una sanità territoriale saltata da settimane ormai, tra dati che non si hanno, tamponi che non si fanno e risposte che non si danno, si va verso il pieno collasso anche ospedaliero. Tradotto, tutto questo vuol dire morti, morti in corso, imminenti, future. Spenti i lanciafiamme e anche il governo, ci resta l’indignazione a noi cittadini, primi o secondi o ultimi che siamo. Zero risorse e pochissime risposte – prosegue Torquato – ci si chiede di chiudere strade e piazze con mancanza di senso del ridicolo. Quando si chiede di chiudere prima bisogna aver i soldi per non far fallire nessuno. Quando si chiede di chiudere prima bisogna dare risposte ospedaliere adeguate e prima ancora ad avere una sanità territoriale che si aveva il dovere di organizzare per tempo dati tutti i mesi trascorsi. Sono sempre stato tra i sindaci contrari al lockdown e continuo ad esserlo. Ma non voglio né dobbiamo mettere la testa sotto la sabbia – conclude il primo cittadino – abbiamo il dovere di parlare, di gridare e di chiedere ogni intervento necessario ora. Lo abbiamo già fatto. Lo ripeto anche qui, perché finora non abbiamo avuto alcuna risposta».