Il governatore sempre più nel mirino delle critiche dopo il video choc del paziente ritrovato morto in bagno al Cardarelli. Mentre si monitorano i dati Covid, la regione potrebbe diventare “zona rossa” entro il week-end, come ha spiegato il ministro Boccia
di Nello Vicidomini
Continuano a piovere critiche sull’operato della Regione Campania nella lotta al coronavirus. Negli ultimi giorni, in particolare nei talk show televisivi, sono in tanti a chiedersi come mai la regione governata da De Luca sia ancora in “zona gialla“, nonostante numeri elevati e testimonianze facciano pensare a necessarie misure più restrittive.
Nel frattempo si manifestano le criticità oggettive in cui versano alcuni ospedali di Napoli: ha fatto molto discutere il video choc circolato in rete ieri del paziente sospetto Covid deceduto nel bagno del Pronto Soccorso del Cardarelli; nello stesso filmato si osservano numerosi altri pazienti in condizioni allarmanti. Il video ha scatenato le proteste del direttore generale dell’ospedale, Giuseppe Longo, che ha dichiarato che “è deprecabile che eventi simili siano oggetto di strumentalizzazioni tese a costruire terribili e pericolose suggestioni nell’opinione pubblica“. Per questo, per “il rispetto dovuto alla sofferenza della famiglia“, è stata immediatamente avviata un’indagine interna per accertare chi sia stato l’autore. Sembra si tratti di un infermiere, che ora rischia il posto di lavoro, mentre nella stessa serata di ieri, nello stesso Pronto Soccorso, sono decedute altre quattro persone. Dura la reazione politica, con il ministro Di Maio che ha commentato così le immagini sconvolgenti: “Siamo di fronte a fatti drammatici e inaccettabili, episodi che ci spingono ad agire come Governo centrale, perché non c’è più tempo. A Napoli e in molte aree della Campania la situazione è infatti fuori controllo”, prosegue Di Maio. “Non è più questione di opinioni o pareri, qui a parlare è la realtà. Il paziente trovato morto accasciato nel bagno all’ospedale Cardarelli è la più cruda e violenta di numerose testimonianze che mi giungono ogni giorno dagli ospedali campani: persone curate in auto nei parcheggi, altre che muoiono in ambulanze del 118 a cui non viene assegnata la destinazione; altre ancora che neanche vengono prelevate da casa nonostante le continue chiamate”. Nel pomeriggio è arrivata la risposta del presidente della Campania Vincenzo De Luca il quale ha parlato di “sciacallaggio contro la Campania, una intollerabile campagna contro la sanità campana“. Da più parti ha preso poi a circolare la notizia relativa ad un ospedale da campo dell’Esercito da installare nella città partenopea per far fronte all’emergenza. Ipotesi rigettata pienamente da De Luca che ha risposto a muso duro: “Si sta diffondendo la notizia che l’Esercito verrà a montare un ospedale da campo nella nostra regione. Nessun ospedale da campo verrà in Campania“. Il governatore ha inviato quindi l’ennesimo messaggio a Governo e Protezione Civile, spiegando che l’unica richiesta è stata quella di medici e infermieri, che non sono mai arrivati: “L’unica nostra richiesta è da tempo l’invio di medici, e da questo punto di vista le risposte non sono arrivate. Il resto è sciacallaggio“. Situazione tesa e possibili stravolgimenti a breve. Come ha annunciato il ministro Boccia, «vediamo il monitoraggio di domani e poi si deciderà quale colore per la Campania e per altre regioni. Le misure arriveranno tra sabato e domenica, ma si daranno sempre 24 ore di tempo dopo l’ordinanza del ministro della Salute per l’organizzazione territoriale».