In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dalle indiscrezioni emerse sarebbero sospesi i concorsi, anche quelli già in corso: «Sarebbe l’ennesima “scombinatezza” dell’intesa Stato-Regioni, non chiedeteci più di svuotare il mare col cucchiaino»
“Aprono i parrucchieri chiudono i Comuni”. È questo il titolo di un messaggio col quale il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato si scaglia contro il nuovo dpcm prossimo a essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
«In attesa della firma del “decreto semaforo” (tre i colori delle fasce di emergenza sanitaria divisi per regione), apprendiamo – scrive il sindaco della città capofila dell’Agro – che mentre, in extremis, si è consentita (giustamente) l’apertura dei parrucchieri, si è prevista la sospensione dei concorsi (prove preselettive e scritte) già in corso. Se la circostanza sarà confermata, sarà l’ennesima “scombinatezza” dell’intesa Stato-Regioni (compresa la nostra). Che senso ha far tenere aperte le scuole per 5 ore ogni giorno, mentre si inibiscono i concorsi dei Comuni i cui luoghi sono garantiti, sanificati, distanziati, sicuri. Nessuno. Che senso ha consentire lo svolgimento del “concorsone” per la Sanità (ed è sacrosanto) con migliaia di partecipanti, ma non quelli per la Polizia Locale o i tecnici di Protezione Civile ad esempio, vitali ai Comuni in questa emergenza? Nessuno. E chi la svolgerà l’attività di controllo nelle nostre città per il rispetto delle norme anti-covid, che il Governo scarica su di noi, se non ci consentono di assumere personale? L’esercito? Ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere – osserva amareggiato Torquato – se sarà così, le rassicurazioni ai Comuni del Governo saranno andate a vuoto, quelle della Regione, pure. I Comuni in predissesto (cui al momento non si garantisce neppure la copertura finanziaria sul nuovo anno per il mantenimento dei posti a concorso) , “affonderanno”. Ma tutti la vorranno, cotta o cruda, dai sindaci. E l’Anci che dovrebbe tutelare i Comuni che fa? Abbiamo dedicato – conclude il primo cittadino – parte della nostra vita ad impegnarci per le nostre comunità. Ma, ora, dopo quanto sta già accadendo nella sanità non chiedeteci più di svuotare il mare col cucchiaino».