Il governatore critica il ritardo con cui il Governo ha affrontato l’arrivo della seconda ondata e risponde ad alcuni servizi trasmessi in televisione. E sulle categorie a disagio: “Non è il momento di sceneggiate. Ascolteremo tutti in un clima di rispetto”
di Redazione
Nel consueto appuntamento della diretta del venerdì, il presidente della Campania Vincenzo De Luca ha fatto il punto della situazione sull’emergenza Covid-19, toccando temi e argomenti diversi. Primo fra tutti, la critica verso l’operato di alcuni operatori televisivi negli ultimi giorni, complici, a suo dire, di aver organizzato servizi e programmi per vere e proprie campagne di sciacallaggio.
“Siamo entrati in una fase estremamente grave. Una fase che richiederebbe senso di responsabilità e spirito unitario, ma è il contrario di ciò che sta succedendo, con polemiche e tensioni. Abbiamo avuto purtroppo tanta demagogia e polemiche gratuite da parte di qualche organo di informazione, qualcosa di intollerabile: servizi televisivi con persone mascherate come in Afghanistan. Chi va in giro mascherato è un cialtrone che sa di dire stupidaggini. Abbiamo assistito ad interviste mirate a sindaci che non hanno alzato un dito per aiutare a contrastare la diffusione del virus e non hanno cacciato un euro per aiutare i cittadini. Mi è capitato di ascoltare poi – continua De Luca – interviste a qualche mamma che spiegava che la sua bambina piangendo aveva chiesto di andare a scuola per imparare a scrivere. Credo sia l’unica bambina al mondo che pianga per andare a scuola. Si tratta di una bambina OGM evidentemente, cresciuta a latte e plutonio. Anche persone di grande qualità si lasciano andare al sentito dire. L’Italia sta mostrando il meglio e il peggio di sè in questo periodo“. Il presidente ha successivamente criticato anche l’operato del Governo, per le decisioni prese in netto ritardo rispetto all’esplosione della seconda ondata del contagio: “I governi sono in situazioni difficili in tutto il mondo. Abbiamo di fronte problemi enormi e nove volte su dieci chi parla non ha soluzioni da proporre. Dobbiamo quindi sostenere il Governo ma parlare anche chiaro su errori evidenti. Ad esempio fortissimi ritardi nelle decisioni, decisioni fatte con la logica del mezzo mezzo che non aiuta a risolvere i problemi. Sottovalutazione grave dell’epidemia. Questa è una critica che faccio al Governo che sta continuando a perdere tempo prezioso che sta portando al collasso del sistema ospedaliero. Sul mondo della scuola, non si può ascoltare un ministro che continua a ripetere di tenere aperte le scuole, quando registri centinaia di contagi. Mi hanno messo in croce: decisione gravissima. Ma ora stanno prendendo tutti provvedimenti in tal senso. I maggiori vettori del virus sono proprio i bambini più piccoli nelle famiglie. Non si è poi definito un piano di aiuti socio-economici. A poco serve prevederlo per un mese, se avremo a che fare con questa emergenza per almeno sei mesi. Non esistono le chiusure comunali e le misure mezze mezze, le uniche misure che possono essere efficaci sono misure di carattere nazionale. Occorre decidere subito – spiega il governatore – perchè ogni ora perduta sono migliaia di contagi in più, in una situazione che è molto più difficile di febbraio-marzo, perchè andiamo incontro all’inverno con l’influenza alle porte. Avessimo deciso almeno ad inizio settembre l’obbligo della mascherina avremmo oggi un quadro migliore. La Campania, senza ciò che abbiamo fatto in anticipo nei mesi scorsi, avrebbe il doppio dei contagi“. Ritornando a parlare dei dati epidemiologici nella regione, De Luca ha reso noti i numeri del bollettino odierno, spiegando nel dettaglio cosa si sta facendo per aumentare i posti letti, sia in degenza che di terapia intensiva: “Oggi abbiamo registrato 3.186 positivi su 18.650 tamponi. Stiamo facendo sforzi enormi per inviare a tutti i cittadini l’esito del tampone in massimo 24 ore, ma arriveremo a farlo entro 12 ore. Ho chiesto ai laboratori solo di fare tamponi a chi riceve l’sms. Ci segnalano che alcuni laboratori privati fanno i tamponi e non comunicano l’esito all’Asl, perchè i soggetti, se asintomatici, preferiscono continuare ad andare a lavoro, probabilmente a nero. Abbiamo avvertito già i carabinieri, perchè questo è un reato. Il dato delle nostre terapie intensive: su 250 posti disponibili, la metà di posti sono liberi. Noi aumentiamo i posti a mano a mano che cresce la richiesta, per non spostare il personale. Risultato straordinario ad oggi di vaccinazioni, quasi 700.000. Stiamo continuando a farle mirate nelle strutture per anziani. Dal primo novembre consegneremo i vaccini alle farmacie“. Poi il confronto con i dati di marzo, quando l’epidemia in Campania era sotto controllo, mentre altre regioni erano più colpite: “A marzo il picco di ricoveri è stato di 622. Già oggi abbiamo 1.300 ricoveri, il doppio. Avevamo in Italia 4.000 positivi, oggi ne abbiamo 40.000. Quasi tutti asintomatici, ma gli asintomatici contagiano. In terapia intensiva in Campania a marzo vi erano stati massimo 122 pazienti, oggi già 164. E il peggio deve ancora venire. Dunque ci stiamo preparando a triplicare i posti di degenza e terapie intensive. Ne abbiamo oggi già pronti 530 per un’eventuale urgenza. Purtroppo ci sono scelte sanitarie da fare adesso, ma transitorie: mi ha chiamato ad esempio il sindaco di Cava de’ Tirreni per chiedere spiegazioni, ma è chiaro che gli ospedali ritorneranno alle funzioni ordinarie dopo questa fase. Così come tutte le altre strutture“. In questo momento in Campania ci sono tre zone rosse: Arzano, Marcianise e Orta di Atella. Nel primo comune si sta effettuando uno screening a tutta la popolazione, ma per De Luca è inutile se continuano a presentarsi in pochi: “Abbiamo oggi ad Arzano 1.000 positivi. Non va bene, perchè in troppi vogliono sfuggire al controllo sanitario, siccome soltanto in 5.000 si sono presentati per lo screening di massa. Abbiamo poi altre due zone rosse, Marcianise e Orta di Atella, dove è difficile controllare tutte le vie d’accesso ai comuni, quindi richiedo nuovamente responsabilità ai cittadini. Una nostra priorità è mantenere alta l’attenzione per le rsa“. Infine, il presidente della Campania ha mostrato vicinanza a tutte le categorie che in questo momento stanno soffrendo disagi a causa delle misure adottate dal Governo: “Voglio dire a tutti che non c’è problema. Avremo rispetto per il malessere e i disagi dei cittadini. Ma non è il momento di fare sceneggiate e sciacallaggio. Ascolteremo tutti quanti in un clima di rispetto, verificando che le cose scritte nel DPCM siano rispettate. Perchè molta sfiducia nasce dal fatto che molti punti sono stati disattesi in passato. Quelli che soffrono davvero non hanno né il tempo né la voglia di fare assembramenti per strada, che servono solo a moltiplicare i contagi. Vi posso garantire che faremo il possibile per non lasciare da sole le persone civili e oneste che chiedono aiuti“.