I Carabinieri di Salerno hanno intercettato due presunti imprenditori, mamma e figlio, che hanno intascato abusivamente fondi europei destinati a creare nuove attività nel Mezzogiorno
I Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno, nella scorsa settimana, hanno sequestrato beni dal valore complessivo di circa 50mila euro a due presunti imprenditori dell’Agro Nocerino-Sarnese, madre e figlio, accusati di truffe aggravate ai danni della Regione Campania.
Nella primavera 2016 i due indagati avevano chiesto ed ottenuto due distinti finanziamenti con i fondi europei per creare nuove attività imprenditoriali e conseguenti nuovi posti di lavoro nelle regioni svantaggiate del Mezzogiorno d’Italia. I militari dell’arma, a seguito di approfondite indagini, hanno scoperto che ambedue avessero presentato documentazione attestante il falso, chiedendo ed ottenendo 25mila euro ciascuno per avviare altrettante attività imprenditoriali sul territorio dell’Agro, progetti mai realmente concretizzatisi. In un caso, addirittura, la presunta società creata si a rivelata la semplice prosecuzione di un’altra già esistente con diversa ragione sociale. Comune denominatore per entrambi l’impiego dei fondi per fini diversi da quelli per cui erano stati garantiti; le somme erogate sono sparite dai conti corrente in forma di prelievo contante e, a distanza di anni, il prestito non è mai stato restituito.
Oltre a subire il sequestro di tre conti corrente bancari e postali, carte prepagate e due autoveicoli di proprietà, madre e figlio dovranno presto rispondere davanti all’autorità giudiziaria dei reati di truffa aggravata, falsità ideologica e malversazione ai danni dello Stato.