Con 15 milioni di visualizzazioni è oggi numero 1 in tendenze su Youtube Italia. Il brano è tratto dall’album “Fine Line”, e lancia un messaggio positivo, che invita a liberarsi dalle convenzioni
di Valentina Milite
È stato rilasciato solo ieri pomeriggio il nuovo videoclip dell’ultimo singolo dell’inglese Harry Styles, “Golden”, tratto dall’album “Fine Line”, ma conta già più di 15 milioni di visualizzazioni, conquistando, al momento, il numero uno in tendenze su YouTube Italia, il secondo posto in Gran Bretagna (Paese d’origine dell’artista) ed il terzo negli Stati Uniti.
Un successo planetario che giova in termini di visibilità anche al nostro territorio.
Sì, perché il videoclip, che ha in poche ore letteralmente fatto il tour del mondo, è stato interamente girato in provincia di Salerno.
Dapprincipio il video musicale doveva essere filmato integralmente sulla costa, ma a causa dell’invadenza di alcune fan, che durante le riprese (poco più di un mese fa) avevano preso dall’assalto il set, il cantante e la troupe hanno dovuto ultimare le restanti scene a Pontone (frazione di Scala).
Nel video vediamo il giovane artista britannico correre, durante la “golden hour” (non a caso), lungo la bellissima statale 163, la strada panoramica che fiancheggia la costa amalfitana da Salerno fino ad arrivare a Sorrento. Non una scelta del tutto felice, a mio avviso, perché in alcune riprese sembra di guardare un po’ uno dei tristemente celebri prediciottesimi o video prematrimoniali che si è soliti girare dalle nostre parti. Di certo, coi tanti bei scorci paesaggistici della costiera amalfitana si poteva fare di più, ma tant’è… In altre scene invece, il cantante guida una mercedes cabrio grigia sempre sulla ss163, canta sugli scogli, si tuffa e specchia nelle cristalline acque di Maiori.Il singolo, quinto estratto dall’album “Fine Line” del 2019, dopo “Lights up”, “Watermelon Sugar”, “Adore you” e “Falling”, conferma il talento di questo ragazzo al suo secondo album da solista, che dopo il breve ma strabiliante successo mondiale con la band britannica dei “One Direction”, nata sul palco di X Factor UK, ha saputo reinventarsi ed acquisire credibilità non solo presso il giovane pubblico, ma anche la critica più attenta. Già con l’album d’esordio, del 2017, che prendeva il suo nome (“Harry Styles” appunto), aveva dimostrato di avere la giusta maturità per intraprendere la carriera da solista.
Singoli come “Sign of the times”, la movimentata “Kiwi” e la più tenera ballad “Sweet Creature”, gli avevano permesso di conquistare vecchi e nuovi fan, nonché il favore della critica.
Questo ultimo album si è dimostrato una conferma delle capacità di questo ragazzo, che seppur giovane, mostra di avere una non scontata cultura musicale. Nell’album si trovano evidenti influenze e citazioni al gospel, il folk, rock ed ovviamente al pop e pop-rock inglese.
Per mio personale gusto e parere, c’è ancora qualcosa da migliorare: i testi risultano a volte troppo ripetitivi e non sempre densi di contenuto e le citazioni musicali a volte troppo sfacciate; ma considerato che questo ragazzo abbia solo 26 anni e già un successo mondiale, sono sicura che avrà tutto il tempo di affinare anche questi aspetti.
Qualche nota anche riguardo l’artista. Harry Styles è stato eletto negli ultimi anni ad icona gender fluid. Le sue scelte stilistiche tendono o mirano (consapevolmente o meno) a superare gli stereotipi di genere. Il cantante indossa abitualmente smalto, orecchini, perle ed abiti che potrebbero essere considerati comunemente “femminili”. Un messaggio positivo, che invita a liberare non solo le donne (come spesso si tende a sottolineare), ma anche gli uomini dalle convenzioni e gli stereotipi di genere.