Due miliardi di euro per sostenere chi con il secondo lockdown ha dovuto abbassare le saracinesche o ridurre pesantemente la sua attività. Ma anche 30 milioni per tamponi antigenici rapidi
Sono due i miliardi, a fondo perduto, che arriveranno tassativamente entro il 15 novembre come assicurato dal Ministro del tesoro e destinati a sorreggere le attività nuovamente costrette a chiudere, o comunque a subire danni, in seguito al nuovo mini-lockdown che il Governo ha deciso.
Il “decreto Ristori”, approvato oggi pomeriggio dal consiglio dei ministri, comprende anche la proroga di 6 settimane della Cig Covid, un nuovo credito d’imposta sugli affitti, la cancellazione della seconda rata dell’Imu, la sospensione dei versamenti contributivi di novembre per le aziende interessate dal Dpcm e una nuova indennità una tantum per gli stagionali del turismo, spettacolo e lavoratori dello sport. Gli indennizzi raddoppiano, rispetto ai sostegni del primo lockdown, per quanti hanno dovuto abbassare forzatamente le saracinesche o a ridurre pesantemente l’attività: ristoranti, sale gioco, bingo, piscine, palestre, fiere, enti sportivi, terme, centri benessere, impianti sciistici, catering, cinema. Alberghi, affittacamere, villaggi turistici, ostelli e rifugi avranno un indennizzo maggiorato della metà rispetto alla prima chiusura. Quattro volte il “vecchio” contributo invece per discoteche, sale da ballo e night-club. Previsti anche 30 milioni di euro per finanziare tamponi antigenici rapidi che potranno somministrare medici di base e pediatri.
I parametri per ottenere gli aiuti saranno gli stessi del decreto Rilancio: contributi a fondo perduto proporzionati alla riduzione del fatturato nel mese di aprile rispetto all’aprile 2019, e la perdita di almeno un terzo di ricavi. Ci sarà un minimo di 1000 euro per le persone fisiche e 2000 per le aziende. Il contributo massimo sarà di 150mila euro.