de luca caldoro

Stefano Caldoro invoca l’intervento del Governo a sostegno di “un presidente che mostra l’incapacità di gestire la situazione da un punto di vista concreto e non solo mediatico”; duro Salvini, Cirielli invia aiuti per le fasce più deboli, Ciarambino chiede un incontro con le categorie

de luca caldoroLe ultime dichiarazioni di Vincenzo De Luca, in merito alla concreta possibilità di attuare un nuoco lockdown in Campania, hanno scosso il mondo politico, in particolare chi siede all’opposizione.
«In Campania la situazione è drammaticamente fuori controllo e le ultime scomposte esternazioni del Presidente della Regione confermano l’incapacità di affrontare la situazione da un punto di vista concreto e non solo mediatico – scrive Stefano Caldoro, principale avversario di De Luca alla presidenza della Campania – è evidente che la Regione da sola e in queste condizioni non può gestire una fase tanto delicata. Mancano strumenti e capacità: il Governo deve affiancare la Campania con poteri straordinari, se non sostitutivi. E deve farlo ora.
stefano caldoro
Sono preoccupato per la tenuta della Campania. Bisogna lavorare per proteggere tutti e rassicurare la cittadinanza con buone prassi sanitarie. Abbiamo fatto molte proposte e continueremo a farle. Bisogna prevenire e curare utilizzando anche le enormi potenzialità della sanità di territorio. Aumentando posti letto e personale. Ora e senza chiacchiere. Lo show è finito. Resta la realtà».
Avverso a un nuovo blocco totale, o quasi, dell’economia anche il Questore della Camera Edmondo Cirielli: «Sono contrario al lockdown perchè sarà un colpo mortale per l’economia della Campania. Questa decisione serve soltanto a mascherare il fallimento del Governo Pd-M5S, sostenuto anche dal governatore De Luca, e ovviamente della stessa Regione Campania, sebbene in parte minore – attacca l’esponente di Fratelli d’Italia – il Covid-19 ha una scarsa letalità: più del 90% dei contagiati, infatti, sono asintomatici e tra i sintomatici pochi sono fortunatamente gravi. In questi mesi, dunque, bisognava concentrare gli sforzi per tutelare le fasce deboli, anziani e malati in primis, ed assumere medici e infermieri aprendo anche nuovi reparti Covid negli ospedali per aumentare i posti letto.
cirielliBisognava potenziare i trasporti per prevenire la principale fonte di affollamento. Quindi, per prevenire la seconda ondata della pandemia e rallentare il virus non è stato fatto nulla. E oggi si decide di chiudere la Campania, ma senza fare nulla, ancora una volta, per le fasce di popolazione più a rischio. La mia non vuole essere una polemica pretestuosa nei confronti del governatore De Luca che, comunque, ha ricevuto un ampio mandato dai cittadini campani. Ma è evidente che così come non è stato merito suo la scarsa diffusione del virus a marzo, oggi non è soltanto colpa sua la situazione drammatica in cui si trova la nostra regione –
conclude Cirielli – è innanzitutto responsabilità del governo della Nazione, peraltro in mano principalmente al Pd, che non ha aiutato affatto la Campania con risorse straordinarie per la sanità, per trasporti e per la prevenzione a tutela soprattutto delle fasce deboli. Adesso, però, non si può far fallire la regione per bloccare un virus il cui contenimento oramai è fallito, ci vuole subito un Piano B: cioè concentrarsi per la tutela delle fasce deboli».
Preoccupata per il futuro delle attività commerciali Valeria Ciarambino, candidata alla presidenza della Regione del Movimento 5Stelle: «La paventata chiusura di ogni tipo di attività non può essere definita di punto in bianco senza aver prima consultato le associazioni di ogni singola categoria produttiva – spiega la pentastellata – prima di assumere qualunque provvedimento, al governatore De Luca e al capo dell’opposizione Stefano Caldoro chiedo un confronto a tre in tempi rapidissimi, per definire assieme una linea unitaria per affrontare assieme questa emergenza che di giorno in giorno si fa sempre più grave e allarmante. Soltanto unendo forze e idee possiamo contribuire a salvare vite umane e ad uscire al più presto dalla fase più drammatica della storia recente della nostra regione, evitando che misure più restrittive abbiano effetti devastanti per la nostra economia.
valeria ciarambinoNon sono poche le realtà di qualunque tipo, commerciali, imprenditoriali o professionali, che non hanno ancora recuperato dalla prima fase di lockdown. Alcune addirittura non hanno più aperto i battenti. Gli ultimi drammatici numeri consigliano misure sempre più drastiche, ma prima è necessario sedersi al tavolo con i rappresentanti di ogni settore produttivo, a partire proprio dalla Campania, definendo sia come Governo nazionale che come Governo regionale una strategia che, tutelando la salute di tutti, tenga conto che un secondo lockdown potrebbe essere all’origine di una recessione senza precedenti. E’ il momento della collaborazione e della responsabilità».
Duro contro il presidente De Luca anche il leader della Lega Matteo Salvini: «De Luca per mesi ha fatto il gradasso – tuona il massimo esponente del Carroccio – invece di lavorare per migliorare la situazione e potenziare gli ospedali rideva e insultava tutti.
salviniOggi purtroppo descrive la Campania come a un passo dalla tragedia, ed è costretto a chiudere tutto. A dispetto della sua incapacità e della sua arroganza, sono certo che i cittadini campani si impegneranno al massimo e troveranno sempre la solidarietà e il sostegno delle altre regioni e di tutti gli italiani
».

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