Stop alla mobilità interprovinciale in Campania, tranne che per motivi autocertificati di lavoro, sanitari, scolastici. Resta sospesa la didattica in presenza anche per le elementari. Dalle ore 23 di venerdì scatta invece il coprifuoco annunciato questa mattina
di Redazione
Pubblicata l’ordinanza numero 82 firmata questa sera dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Il provvedimento introduce ulteriori misure di prevenzione e contrasto all’epidemia. Confermata dal 21 ottobre e fino al 30 ottobre 2020 la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primaria e secondaria, fatta eccezione per lo svolgimento delle attività destinate agli alunni con disabilità.
Prevista un’eventuale riapertura della attività in presenza della scuola primaria a decorrere dal 26 ottobre 2020, in caso di valutazione positiva dei dati dei prossimi giorni da parte dell’Unità di Crisi. La principale novità introdotta dalla nuova ordinanza riguarda lo stop degli spostamenti dalla provincia di residenza o domicilio abituale verso altre province della Campania, a partire dal 23 ottobre 2020, al fine del contenimento dei rischi di contagio correlati alla mobilità sul territorio. Sono consentiti gli spostamenti connessi ad esigenze autocertificate relative a: motivi di salute; comprovati motivi di lavoro; comprovati motivi di natura familiare; motivi scolastici e/o afferenti ad attività formative e/o socio-assistenziali; altri motivi di urgente necessità. E’ in ogni caso consentito il rientro presso la propria residenza o domicilio abituale. Inoltre, è istituita, con decorrenza immediata e fino al 30 ottobre, la zona rossa per il territorio del comune di Arzano, in provincia di Napoli, a causa dell’eccessivo numero di contagi registrati. Tra le misure per il popoloso centro a nord di Napoli, vi sono il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutte le persone residenti; il divieto di accesso nel territorio comunale; la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; la sospensione delle attività commerciali e produttive, comprese le attività di ristorazione salvo che in modalità di consegna a domicilio. Restano aperte attività di approvigionamento di beni di prima necessità e di servizi alla persona. Un provvedimento che ha già creato discussioni e lasciato molte perplessità, dal momento che, ad esempio, un cittadino di Scafati (in provincia di Salerno) non potrà recarsi nella vicinissima Pompei (in provincia di Napoli), ma avrà la possibilità di raggiungere Sapri nell’estremo sud della regione, a più di cento chilometri di distanza. Così come, per recarsi in una regione differente, il che è consentito, nella maggioranza dei casi si finisce per attraversare diverse province.