Il dpcm entra in vigore da oggi a modifica di quello approvato lo scorso 13 ottobre. Una settimana di tempo per valutare la situazione delle piscine, locali aperti fino a mezzanotte con asporto e consegne a domicilio consentiti. No a consumazione a banco dopo le ore 18
Entra in vigore oggi, a parziale modifica di quello approvato lo scorso 13 ottobre, il nuoco dpcm illustrato ieri sera in conferenza dal premier Giuseppe Conte. Le disposizioni saranno valide sino al 13 novembre.
Un decreto scritto in maniera molto sintetica, che fa continui riferimenti a quello entrato in vigore la scorsa settimana, con la sostituzione o la variazione di alcuni punti.
Ecco, in sintesi, le decisioni del Governo:
- Ristorazione: tutte attività di ristorazione potranno operare dalle ore 5 del mattino a mezzanotte se il consumo avviene ai tavoli. Fino alle ore 18 se non può essere garantito il servizio ai tavoli. Consegne a domicilio consentite sempre. Asporto fino a mezzanotte. I gestori dei ristoranti dovranno esporre all’esterno un documento che attesti il numero massimo di persone che potranno accogliere contemporaneamente, nel rispetto di tutte le normative di sicurezza. Ogni tavolo potrà ospitare un massimo di 6 componenti.
- Scuola e istruzione: l’attività scolastica continua in presenza. Agli istituti secondari di secondo grado è consigliato favorite modalità flessibili per la gestione dell’attività didattica: ingresso alle ore 9 e possibili turni pomeridiani. Capitolo università: pianificazione libera se in presenza o a distanza sulla base dell’evoluzione dei contagi e in funzione delle esigenze formative.
- Sport e attività fisica: vietato praticare sport di contatto a livello amatoriale. Stop alle attività dilettantistiche di base. Consentiti i campionati professionisti e riconosciuti dal CONI, con un numero massimo di 1000 spettatori per eventi all’aperto e di 200 per quelli al chiuso Palestre e piscine avranno una settimana per adeguarsi completamente ai protocolli di sicurezza, pena la chiusura. Se rispettato, non verranno chiuse. Diversamente le palestre verranno chiuse.
- Lavoro: la pubblica amministrazione dovrà far lavorare i dipendenti in smart working al 75%. Lavoro a distanza fortemente raccomandato anche alle aziende private. Sospese riunioni in presenza salvo per situazioni indispensabili.
- Sagre e fiere: sono vietate quelle locali, consentite, invece, a carattere internazionale.
- Autonomia ai Comuni: i sindaci possono predisporre la chiusura al pubblico di piazze/vie dopo le 21 per evitare assembramenti.