Il presidente della Regione risponde alle accuse di bavaglio da parte della stampa. Poi avverte: “Prenderemo le decisioni necessarie, non le più comode”. Poco gradite le dichiarazioni di Agnelli su Juventus-Napoli
di Nello Vicidomini
Nel solito appuntamento del venerdì pomeriggio, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha fatto il punto della situazione sull’emergenza coronavirus attraverso una diretta sui propri profili social. Parole aspre nei confronti della stampa accusata di diffondere false notizie negli ultimi giorni dallo stesso De Luca: “L’informazione deve essere corretta, senza sceneggiate, perchè si sta facendo un lavoro serio. Noi comunichiamo correttamente i dati, senza fare “ammuina” come qualcuno che deve fare ascolti“In risposta alla stampa e ad altri politici intervenuti sull’operato della Giunta regionale, De Luca ha ripreso anche un passo del Vangelo di Luca: “Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi”. La spiegazione dell’elevato numero di nuovi positivi nelle ultime settimane, secondo il governatore della Campania, sta nelle modalità di tracciamento della linea del contagio, con tamponi mirati e non screening di massa: “La Campania ha fatto un lavoro di prevenzione che non ha fatto nessuna Regione negli ultimi due mesi per i rientri e per il personale scolastico con il 90% di test sierologici. Abbiamo deciso l’uso obbligatorio della mascherina in anticipo rispetto al Governo, così come la chiusura anticipata dei locali. Questo perchè sapevamo che avremmo avuto un problema, perchè quest’estate abbiamo aperto tutte le attività economiche, con arrivo di numerosi turisti perchè la Campania si presentava come una regione sicura. Queste presenze non potevano però non avere una ricaduta. La differenza è che mentre nei mesi passati si facevano tamponi in maniera generica, adesso si stanno facendo tamponi mirati verso contatti diretti e indiretti dei positivi. Se riduciamo i tamponi mirati si abbassa il numero dei positivi. Ma preferiamo la verità, per fermare il contagio“.Per effettuare così tanti tamponi e per controllare l’elevato numero di asintomatici, occorrerebbe però potenziare il personale sanitario a disposizione: “Se individui come oggi più di settecento positivi, li devi porre in isolamento domiciliare. Ma poi bisogna fare i controlli per coloro in isolamento. E qui nasce il problema del personale. La Campania ha il numero più basso di dipendenti sanitari in rapporto alla popolazione. Da questo punto di vista si continua a fare un miracolo, per risorse e dipendenti a disposizione. Abbiamo laboratori pronti a collaborare con laboratori pubblici e privati su privati. Questo per arrivare a 20.000 tamponi al giorno, che seguano la linea del contagio. Ciò può provocare il raddoppio dei positivi, con peso eccessivo per ospedali e personale sanitario, per questo abbiamo richiesto alla Protezione Civile l’invio di 800 infermieri e 600 medici“. In relazione al discorso sulle notizie circolate sull’esaurimento dei posti letto in Campania, De Luca ha risposto che si tratta di falsità, affermando che il quadro è ben diverso: “Secondo qualcuno sono esauriti i posti letto, ma ovviamente è una frottola. Ad oggi noi abbiamo 671 posti letto destinati al Covid, e sono occupati poco più di 520 posti. Ci sono 150 posti letto liberi. Per le terapie intensiva sono 100 i posti letto attivi ad oggi. Abbiamo 52 ricoveri, quindi la metà di posti letti disponibili“. Ma la situazione potrebbe peggiorare, visto il trend degli ultimi giorni, e soprattutto in previsione dell’arrivo dell’influenza stagionale: “La novità è che oltre il 90% dei positivi sono asintomatici, cioè non richiederebbero ricoveri. Ma sta aumentando l’età media dei positivi ed in più c’è stata l’apertura delle scuole e ci saranno ricoveri per l’influenza stagionale. Per questo abbiamo già avviato la campagna di vaccinazione influenzale. Adesso entriamo nella “Fase D”, cioè quella del contagio elevato. L’obiettivo è avere un equilibrio tra nuovi contagi e guariti. Se questo equilibrio salta, è lockdown. Con un incremento continuo di 800 positivi al giorno arriviamo inevitabilmente alla chiusura di tutto. Dobbiamo prepararci da qui ad un mese e mezzo ad avere il triplo di ricoveri in terapia intensiva. Stiamo lavorando per avere i posti letto disponibili in subintensiva e nelle terapie intensive. Dobbiamo inoltre avere ancora 200 ventilatori polmonari e 150 caschi chiesti alla Protezione Civile“. De Luca ritorna poi a parlare degli asintomatici ricoverati, i quali occuperebbero posti letto senza necessità: “Gli asintomatici non possono essere ricoverati. Per chi ha problemi a fare l’isolamento domiciliare, in rari casi, stiamo attrezzando anche strutture dove risiedere in attesa del doppio tampone. Ma questi non possono occupare posti nei reparti Covid“. Quindi non sono da escludere interventi drastici da parte del Governo regionale nel caso di ulteriore aumento dei positivi, evitabili soltanto attraverso l’adozione di comportamenti responsabili da parte dei cittadini secondo il governatore: “Le associazioni di commercio ci hanno proposto una serie di modifiche, ma noi accetteremo soltanto che i bar possano riaprire alle 5 invece che alle 6. Non è fascismo, non è dittatura. Si tratta di sciocchezze, di piccoli comportamenti da cambiare. Ma se si arriva a 1000 positivi al giorno si chiude tutto. Abbiamo allegerito la presa sullo svolgimento delle cerimonie, perchè c’era il problema di 1400 matrimoni e dei dipendenti stagionali, con la minaccia di svolgerli addirittura fuori regione. Prenderemo le decisioni necessarie, non le più comode, utili a tutelare la sicurezza delle nostre famiglie. I cittadini devono avere adesso un ruolo attivo. Siate medici di voi stessi“. Prima di concludere il proprio intervento, il presidente della Regione ha voluto fare chiarezza su quanto accaduto in occasione della gara tra Juventus e Napoli, a cui i partenopei non hanno preso parte dopo la positività di due calciatori, non senza polemiche e dichiarazioni al vetriolo: “Le Asl sono state investite del problema e hanno fatto ciò che prevede la legge, mettendo in isolamento domiciliare i contatti stretti, quindi tutti i calciatori e lo staff. La FIGC poi fa un protocollo in deroga rispetto alle disposizioni. E quindi si apre un piccolo polverone. Il Napoli non parte perchè messo in quarantena. La Juventus sulla base del protocollo, che per legge non conta niente, per bocca del proprio presidente, rilascia una dichiarazione imbarazzante. Schopenhauer diceva che la gloria bisogna conquistarla, l’onore basta non perderlo. Se io mi fossi comportato così, sentirei di aver perduto il mio onore sportivo. Cosa rimane in questi atteggiamenti dello spirito sportivo? Avrebbero dovuto giocare contro i raccattapalle? Persino il commissario tecnico della Nazionale si è lasciato andare ad una dichiarazione che poteva benissimo evitare. A questo punto sciogliamo il Ministero della Salute, sciogliamo le Asl, e ognuno faccia ciò che gli pare. Ci deve pur essere un limite oltre il quale lo sport non è più sport. Chi non ha lealtà e onore non può parlare di sport. Abbiamo evitato di contagiare Ronaldo, pensate un pò: dovremmo essere pure ringraziati“.