Il governatore della Campania ha chiesto al Ministero dell’Interno un impegno maggiore di forze dell’ordine per controllare e punire chi non rispetta le ordinanze. Missiva anche al premier Conte e al Ministro dell’Istruzione sul tema scuola
Prevenzione, sicurezza sanitaria e riapertura delle scuole: sono questi i temi più attuali in Italia, alla vigilia di un periodo che si preannuncia estremamente delicato nella lotta al coronavirus.
Per tale ragione, in mattinata, il presidente della Campania Vincenzo De Luca si è rivolto al Governo, al fine di richiedere maggiore impegno e determinazione nell’affrontare tali tematiche.
«In relazione all’ordinanza n.72 del 24 settembre 2020 – dichiara il governatore – ho scritto al Ministro dell’Interno chiedendo di definire un piano di impegno straordinario delle forze dell’ordine per garantire il rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza sanitaria. Sollecitiamo il Ministro a comunicare il piano, in quanto come più volte segnalato, ogni misura sarà vana se non sarà assicurato un capillare controllo sul territorio in ordine all’osservanza delle prescrizioni volte al contenimento dei contagi. Si rinnova pertanto la richiesta di un impegno straordinario delle Forze dell’Ordine in campo e di un incremento numerico delle stesse, indispensabili all’efficacia delle attività di controllo inerenti all’emergenza.
In relazione all’avvio dell’anno scolastico – prosegue De Luca – ho inoltre di nuovo segnalato al Governo, con una lettera inviata al Presidente del Consiglio e al Ministro per l’Istruzione, la necessità di approntare un piano per evitare spostamenti interregionali degli insegnanti e per sopperire alla mancanza di docenti di sostegno. Si insiste nella richiesta di adozione di ogni atto necessario ad implementare le unità di sostegno da destinare alle scuole della Campania, anche in deroga al regime ordinario, per garantire la continuità didattica degli alunni con disabilità, e si segnala la pressante esigenza – nel contesto epidemiologico che si registra sul territorio regionale e a livello nazionale – di evitare la mobilità interregionale del corpo docente per i rischi di diffusione del contagio ad essa connessa».