Domani e lunedì i cittadini sono chiamati alle urne per rinnovare il consiglio regionale. Caldoro e De Luca si contenderanno la vittoria, con quest’ultimo leggermente favorito soprattutto per la gestione della pandemia. Ben 25 le liste ai nastri di partenza
Il rintocco delle campane allo scoccare della mezzanotte ha messo la parola fine alla campagna elettorale per le elezioni regionali e comunali che, insieme,al referendum sul taglio dei parlamentari, chiamerà gli italiani alle urne domani (dalle ore 7 alle ore 23) e lunedì (dalle 7 alle 15).
La Campania, tra le sette regioni pronte a rinnovare il consiglio regionale, vedrà ai nastri di partenza sette candidati alla presidenza: il governatore uscente Vincenzo De Luca, supportato da ben quindici liste; il candidato di centro destra Stefano Caldoro, supportato da Meloni, Salvini, Berlusconi e altre tre liste; la candidata del movimento 5Stelle Valeria Ciarambino; Luca Saltamacchia e la sua lista Terra; Giuliano Granato con Potere al Popolo;Giuseppe Cirillo del Partito delle Buone Maniere; Sergio Angrisano del Terzo Polo.
I due favoriti ad occupare la poltrona più prestigiosa di Palazzo Santa Lucia sono, ovviamente, De Luca e Caldoro, che nelle ultime settimane ha recuperato parecchio terreno sul suo rivale. Lo“Sceriffo” può gongolare grazie a una gestione quasi impeccabile dell’emergenza coronavirus, nella quale è riuscito a guadagnare parecchi punti, spesso anche per la sua teatralità nella difesa strenua del territorio campano dagli attacchi, anche pungenti, di alcuni politici del nord. Qualunque sia il risultato di questa tornata elettorale sarà un ritorno al passato; se De Luca è il presidente uscente Caldoro aveva, infatti, guidato la Regione nella scorsa legislatura, con risultati tutt’altro che esaltanti. Chi sperava in un’aria nuova è rimasto deluso, probabilmente già qualche mese fa quando il magistrato Catello Maresca aveva abbandonato l’idea di scendere in campo per contrastare i “grandi politici” di destra e di destra.
Un rinnovamento che molto difficilmente potrà passare per le mani della pentastellata Valeria Ciarambino, che dovrà solo sperare in una buona affermazione del suo partito.
Guardando nel nostro orticello, sono diversi i candidati che ambiscono seriamente a un posto in consiglio regionale. Il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato, non più tardi di ieri, ha esortato i suoi concittadini a “votare i nocerini”. Un ragionamento patriottico che, però, stride con l’idea più o meno sbandierata da alcuni componenti della maggioranza di sostenere un candidato esterno alla città, per giunta di un partito che ha deciso di schierare il suo candidato anche a Nocera, con l’idea di riprendersi quello scanno in Regione che manca da troppo tempo ad un rappresentante della città capofila dell’Agro.