Ordinanza del sindaco Manlio Torquato per ribadire il divieto dopo i preoccupanti rilievi di Arpa Campania sulla qualità dei corsi d’acqua e degli scarichi che vi affluiscono
Novanta giorni di tempo: sono quelli assegnati dal Comune alla Gori per far rientrare nella norma i livelli di inquinamento degli scarichi che finiscono nella Cavaiola, nel Solofrana e nell’Alveo comune nocerino.
Il provvedimento del settore ambiente ed ecologia dopo i rilievi effettuati dall’Arpa Campania (l’agenzia regionale protezione ambiente), che hanno restituito valori preoccupanti tanto che il sindaco Torquato ha emesso l’ordinanza 32 con la quale ha confermato il divieto assoluto di usare le acque di Cavaiola, Solofrana e Alveo comune per di attingere e di utilizzare le acque a scopo irriguo e/o per le pratiche agronomiche. Una pratica incivile e pericolosissima per la salute dei consumatori che, credendo di usare frutte, verdure e ortaggi genuini ingeriscono metalli pesanti e veleni di ogni genere.