Circa 1700 articoli spacciati per apparecchiature mediche ma in realtà provenienti dalla Cina e senza alcuna affidabilità sono stati recuperati a Fisciano e Matera. 180mila euro il valore della merce
Continua senza sosta l’attività della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno a contrasto delle pratiche commerciali scorrette connesse alla pandemia da Covid-19.
L’ultimo intervento, risalente ad alcuni di giorni fa, ha evitato la commercializzazione di termoscanner non conformi alle direttive comunitarie, con potenziali danni alla salute dei consumatori.
Nel corso dei controlli di routine effettuati presso alcune farmacie della zona, le Fiamme Gialle della Tenenza di Vallo della Lucania hanno inizialmente scoperto 17 termometri ad infrarossi, sprovvisti del marchio certificativo “CE”, venduti come regolari dispositivi medici. I prodotti, importati dalla Cina, oltre a riportare una falsa certificazione di conformità, erano privi di qualsivoglia attestazione di affidabilità.
L’esame della documentazione commerciale e contabile, acquisita su delega della Procura della Repubblica di Vallo Della Lucania, ha poi consentito ai militari di risalire alle due società fornitrici – con sede a Matera e a Fisciano -, presso le quali sono stati rinvenuti ulteriori 1.700 articoli, che presentavano irregolarità analoghe ai prodotti già sequestrati. Le aziende, che si erano cimentate nell’importazione di questi articoli con il solo fine di lucrare il più possibile, approfittando dell’incremento della domanda dovuto alla situazione emergenziale, non si erano preoccupate né della qualità né della sicurezza della merce, dal valore commerciale di oltre 180.000 euro.
Sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria tre responsabili, che dovranno ora rispondere del reato di frode nell’esercizio del commercio.